Dopo la débacle, l’accelerata: il progetto Delneri è già partito

L’umiliazione patita con l’Atalanta ha portato Massimo Cellino a salutare l’oggi e a dare il benvenuto al domani.

Con la convocazione «d’urgenza» arrivata a Gigi Delneri affinché mesi e mesi di chiacchiere e ipotesi sulla possibilità di lavorare insieme e studiare qualcosa di innovativo - per il modus operandi storico di Cellino - si trasformassero in un faccia a faccia e in un colloquio vero e proprio. Da Aquileia, Delneri è partito per arrivare a Brescia intorno a mezzogiorno e ad Aquileia è ritornato in serata con un’idea molto chiara in testa: dire sì alla proposta di Massimo Cellino e diventare il direttore tecnico del Brescia. Dalla prima squadra alle giovanili. Il ruolo lo stuzzica, lo intriga e l’idea di abbandonare una panchina (che ormai oltretutto non conosce da qualche anno) non lo disturba affatto: è pronto a cambiare pelle e a rimettersi in gioco sulla soglia dei 70 anni. Ciò che gli piace di più è l’idea di andare a riempire un ruolo che in Italia, nel modo che ha in mente Cellino, ancora non esiste. A Delneri piace la prospettiva di inaugurare un nuovo modello che comunque è tutto da costruire e sviluppare. E non ha timore di Cellino? No. Intanto gli è molto grato per aver pensato a lui dopo che tutti lo hanno dimenticato.

Delneri ha fatto capire di non avere la minima intenzione di voler dare fastidio a Diego Lopez col quale il goriziano dà per scontato di lavorare se, come pare, dirà effettivamente sì. Lopez, parlando negli scorsi mesi con Cellino aveva già dato il suo benestare all’idea presidenziale di puntare su Delneri e questo suo benestare è stato confermato ieri dopo la giornata che i due hanno di fatto trascorso insieme. Si sono piaciuti. E Lopez ha trovato un «collega» che gli ha confermato l’idea di potersi fidare. Insomma, lo accetterà se resterà effettivamente alla guida del Brescia.