Derby col Verona, Corini: «Non è un bivio, ma ci servono i punti»
«Non è un bivio, ma adesso ci servono i punti, le prestazioni devono essere accompagnate dai risultati». Smorza subito i toni l'allenatore del Brescia Eugenio Corini in vista del «derby del Garda» in programma domani a Verona contro l'Hellas. Resta comunque una partita molto delicata per l'allenatore che già da settimane è entrato nel mirino del presidente Cellino.
All'appuntamento, attesissimo dai tifosi che al Bentegodi saranno in 1600, Balotelli e compagni arrivano comunque sulla scorta delle buone indicazioni raccolte, pur nella sconfitta, nella gara contro l'Inter:«Abbiamo fatto una prestazione di grande livello e senza lasciarci andare al vittimismo pensando che tutto ci gira un po' male, abbiamo lavorato su quel qualcosa in più che possiamo fare per portare a casa i punti».
Contro i nerazzurri Corini ha inaugurato un nuovo assetto tattico, il 3-5-2, ma il tecnico non lascia trapelare se andrà avanti su quella strada (la sensazione è che sarà così) o se invece tornerà al 4-3-1-2: «Entrambi i sistemi hanno pregi e difetti: col 3-5-2 troviamo più ampiezza e davanti abbiamo costruito qualcosa di più, col 4-3-1-2 abbiamo una maggior pressione sul portatore di palla».
Per il Verona, Corini recupera Joronen per la porta: «Anche se deciderò solo all'ultimo se far giocare lui o Alfonso».
Servirà tutta la carica possibile per cercare punti e vedere messa al sicuro la panchina di Corini che nel dopogara con l'Inter ha lanciato diversi messaggi a tutti, società compresa, con quel «non può ogni partita essere un dentro o fuori, è inutile». E ancora: «Io cerco sempre di far capire la mia visione delle cose, giusta o sbagliata che sia. A volte è meglio dire una cosa in più che una in meno».
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