Davide Foglio: «Ho perso la vista, ma vinco in pista»
La passione per l’atletica va di pari passo con quella per il calcio: «Il Brescia sarà sempre parte di me»
Foglio (a destra) con Fabio Rossetti, direttore tecnico Icaro e sua ex guida - © www.giornaledibrescia.it
Davide Foglio frequenta lo stadio con papà fin da bambino, va a vedersi il Brescia degli Anni Settanta, quello di Beccalossi e Altobelli. Si gode la promozione dell’80 arrivata coi gol di Mutti, diventato più grande va in curva con gli amici. Molte gioie (doppia promozione con Pasinato dal 1984 al 1986), altrettanti dolori (subito il ritorno in B), non si perde una partita, comincia a lavorare come elettricista e i primi soldini li spende per le trasferte con gli ultras. Nel pieno dell’epoca Bag
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