Sport

Danesi, D’Amato, Jacobs: tre eccellenze bresciane che meritano l’Oscar

Le stelle di pallavolo, ginnastica e atletica spiccano nella cerimonia prevista venerdì 18 novembre alle 19.30 all'Auditorium San Barnaba
Da sininistra: Donati, Del Bono, Ranzetti, Colombo e Benzoni - © www.giornaledibrescia.it
Da sininistra: Donati, Del Bono, Ranzetti, Colombo e Benzoni - © www.giornaledibrescia.it
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Brescia si fa bella per la 46esima edizone degli Oscar dello sport bresciano, assegnato dall’omonima associazione culturale sportiva. La manifestazione, pronta ad alzare il sipario venerdì 18 novembre dalle 19.30 all’Auditorium San Barnaba, è stata presentata ieri in Loggia. Tutto confermato dunque rispetto alla tradizione di una cerimonia che assume ormai i contorni di un «must» nel panorama sportivo locale e che ogni anno richiama i vincitori bresciani in diverse discipline, regalando loro l’applauso di una città che continua a raccogliere i frutti di una fiorente attività.

Numeri

Trentatrè atleti, cinque tecnici, cinque dirigenti, un giudice, due vecchie glorie, tre società, ma soprattutto tre Oscar a celebrare i successi assoluti di Marcell Jacobs, Anna Danesi e Asia D’Amato, che chiudono così nel miglior modo possibile un 2022 costellato di trionfi e riconoscimenti individuali. Un abbraccio bresciano in una passerella d’autore, dopo i primi passi mossi nel 1976, quando furono premiati i successi di Salvatore Bonetti nel rugby, di Ezio Gamba nel judo e di Giuseppe Martinelli nel ciclismo

Una rincorsa lungo gli anni dunque per una manifestazione storica del panorama bresciano, che quest’anno vedrà anche la consegna dello speciale premio «Pettinati passione per lo sport» al sindaco Emilio Del Bono, «per la grande sensibilità dimostrata al settore sportivo, con il completamento di innumerevoli infrastrutture nel corso dei suoi due mandati».

Emozione

Ed è proprio il primo cittadino ad esprimere entusiasmo per la tradizione: «Una manifestazione così longeva è assoluta testimonianza della determinazione nel voler creare un’occasione. Lo sport premia anche il lavoro fatto sul settore giovanile e i tanti trionfi sono il frutto del sacrificio di tante società per crescere i futuri campioni. Conferire riconoscimenti inoltre non gratifica solo chi è premiato, ma regala un’emozione anche agli spettatori, perché lo sport fa comunità. Ecco perché mi piace l’idea degli Oscar, perché è l’occasione in cui la gente si rispecchia in queste eccellenze ed è importante che le istituzioni siano sempre a fianco dell’associazione che promuove il premio».

A fare eco alle parole del sindaco ci pensa poi lo storico presidente dell’associazione Oscar dello Sport Bresciano, Ugo Ranzetti: «La nostra è una cerimonia unica in Italia per durata e significato. Ha un valore storico formidabile e se uno guarda attentamente quello che c’è dentro, scopre il lavoro delle società e delle federazioni. L’Oscar dello sport mette in campo tutte le nostre bellezze e ha il pregio di far capire quanto lavoro ci sia alle spalle di questi campioni».

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