Dalle autostrade al Brescia: Triboldi verso la presidenza
Il nodo presidenza sta per essere sciolto. Presto, con tutta probabilità già domani - il Brescia avrà tutte le persone giuste al posto giusto. Incassato l’ennesimo «no grazie» da parte di Marco Bonometti per ricoprire la carica di presidente, l’uomo designato per occupare la poltrona da numero uno del club di via Bazoli è Alessandro Triboldi, direttore generale di Centropadane. Che oggi ha in agenda il consiglio d’amministrazione nel quale all’ordine del giorno c’è anche, appunto, il vaglio della posizione del manager.
Centropadane deve verificare che nulla osti alla possibilità che Triboldi diventi presidente del Brescia. Una volta ottenuto il via libera, verrà convocata l’assemblea dei soci del club durante la quale verranno ratificate le dimissioni (già pronte) dell’amministratore unico Luigi Ragazzoni e si procederà alla nomina delle nuove cariche.
Mentre Sagramola da direttore generale diventerà amministratore delegato con tutte le deleghe per quanto riguarda la gestione sportiva della società, Triboldi - che non avrà deleghe per così dire «operative» - si occuperà del piano industriale e di tutto quanto dunque sarà l’extracampo del Brescia.
Il suo ruolo sarà poi fondamentale nella partita relativa al nuovo stadio e per quanto riguarda il rapporto con le istituzioni dato il suo passato da manager in Ubi Banca e da direttore generale del Comune di Brescia. Costretto alle dimissioni un anno fa dall'incarico in Loggia per un problema di incompatibilità sollevato dall'Autorità nazionale anticorruzione, Triboldi lasciò anche il ruolo di amministratore unico di Brescia Infrastrutture. Successivamente passò a Centropadane, di cui la Loggia è azionista per il 10%, e ora potrebbe fare il suo ingresso nel mondo del calcio.
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