Crac Parma: chiesti milioni, ma Ghirardi ha solo spiccioli
Il tribunale di Brescia ha disposto il sequestro conservativo di 4.560.000 euro nei
confronti di Tommaso Ghirardi, ma l'ex patron del Parma in banca ha solamente poco più di tremila euro e azioni per 28,29 euro.
Il sequestro è stato disposto nell'ambito del contenzioso aperto tra Tommaso Ghirardi e la società Energy Ti Group spa, che aveva acquistato il 10% del capitale del club ducale quando ormai però i conti erano già in profondo rosso e sulla base di un bilancio al 30 giugno 2013 «non veritiero», come scrivono i giudici della sezione fallimentare del tribunale di Brescia.
Il prossimo 19 maggio è intanto prevista l'udienza civile nella quale Energy TI Group chiederà l'annullamento dell'atto con il quale Ghirardi, il 5 dicembre 2014, costituì a titolo gratuito il diritto di usufrutto sulla sua lussuosa villa di Carpenedolo, in favore della compagna e madre dei suoi figli. La stessa società energetica, nel corso di un altro processo civile, chiede a Ghirardi un risarcimento di oltre dieci milioni di euro.
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