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Così il Brescia vince i Mondiali

La formazione dei biancoblù che hanno disputato almeno un Mondiale: Guardiola, Pirlo, Baggio, Hagi, Altobelli...
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La immaginiamo con un 3-4-2-1 super offensivo. È la formazione Brescia-Mundial, composta da calciatori che hanno vestito la maglia con la v bianca sul petto e, nel corso della loro carriera, hanno preso parte ad almeno un Campionato del Mondo con le rispettive Nazionali.
PORTIERE Gilbert Bodart difende i pali del Brescia tra il 1998 ed il 2000. All’epoca la sua esperienza con la Nazionale belga è già finita. Gil non gioca moltissime partite. La sua sfortuna? Ha davanti dei totem, perché la scuola belga produce in serie Jean-Marie Pfaff e Michel Preud’homme. Bodart viene comunque convocato per Italia ’90 e Messico ’86 (qui ha solo 24 anni).
DIFESA La Brescia-Mundial si schiera a tre. Sulla destra Gilberto Martinez, in biancoblù a tre riprese (2002-2006; 2007-2011; 2011-2012). Proprio prima del suo approdo in biancoblù si mette in mostra nel Mondiale nippo-coreano del 2002. Partecipa pure alla spedizione tedesca del 2006. In mezzo Gigi Di Biagio, tra il 2003 e il 2006 all’ombra del Cidneo. Dove giunge dopo aver chiuso con l’azzurro. Per lui la World Cup 1998 (e il rigore sbagliato con la Francia ai quarti) e quella del 2002. Poi c’è Cláudio Ibrahim Vaz Leal. Detto Branco. Poco brillante con la Leonessa, il mancino è campione del mondo a Usa ’94. Al terzo tentativo, dopo le partecipazioni a Messico ’86 e Italia ’90.
CENTROCAMPO Sulla destra l’uomo bionico. L’infaticabile Iaon Ovidiu Sabau, in biancoblù tra il 1992 e il 1996 e tra il 1997 e il 1998. Salta Usa ’94 per infortunio, ma è nella rosa romena nell’edizione precedente, quella delle notti magiche. Il cuore del centrocampo è di classe stellare. Pep Guardiola delizia il Rigamonti tra il 2001 e il 2002 e nel 2003. Già oro olimpico a Barcellona ’92, veste la maglia numero 9 delle Furie Rosse a Usa ’94. Poi sua maestà Andrea Pirlo. Bresciano di Flero, rondinella dal 1994 al 1998 e nel 2001, in Brasile ha giocato una gran partita contro l’Inghilterra. L’esordio Mundial, per il genietto, è subito vincente in terra tedesca (e lui è protagonista assoluto). Nel 2010 una distrazione al polpaccio lo costringe in panchina per gran parte dei (soli) tre match disputati dall’Italia. Poi Marek Hamsik, che «nasce» con la v bianca sul petto prima di andare a fare la fortuna del Napoli. Nel 2010 s’incrocia con Pirlo in Sudafrica: alla sua Slovacchia va meglio (fine della corsa agli ottavi di finale). 

FANTASIA Un’accoppiata paradisiaca. Gheorghe Hagi (qui le sue magie). Gica. Il Maradona dei Carpazi. Veste il biancoblù dal 1992 al 1994. Indossa il 10 della selezione romena per tre Mondiali di fila: ’90, ’94, ’98. Dietro a Mutu è il miglior bomber con la maglia giallo-rosso-blu con 35 reti. Poi Roberto Baggio (ricordate questo gol?). Il miglior calciatore del Brescia in 113 anni di storia. Un sogno durato dal 2000 al 2004. Roby gioca gli stessi campionati del mondo di Hagi, e segna in tutti e tre. Le notti magiche sono di bronzo, negli Stati Uniti è protagonista assoluto fino alla finale e a quel maledetto rigore. Nel 1998 l’Italia è fermata da altri penalty, quelli contro la Francia padrona di casa. Nel 2002 Trapattoni non lo convoca. E sbaglia, sbaglia, sbaglia. 
ATTACCO Spillo Altobelli (al Brescia tra il ’74 ed il ’77 e poi tra l’89 e il ’90) segna nella finale di Spagna 1982. È il Mondiale di Paolo Rossi, ma il sigillo contro la Germania Ovest in finale al Santiago Bernabeu è suo. Ed è campione del mondo, campione del mondo, campione del mondo. Nell’86 ne fa quattro nel girone eliminatorio. Così in azzurro
IN PANCHINA Markus Schopp viene convocato dall’Austria per Francia ’98. Cristiano Doni (all’epoca atalantino) non incide nell’edizione 2002. Proprio come Cristiano Zanetti. Dal Brescia è stato ceduto frettolosamente. Segnando a raffica a Palermo e Firenze Luca Toni si è conquistato l’azzurro ed è uno degli eroi di Germania. Florin Raducioiu segue Hagi nel ’90 e nel ’94. Posto d’onore per il toscomadernese Ugo Locatelli. Nato nel 1916 e cresciuto nel Brescia, vince i Mondiali del 1938. Per Stephen Appiah è calcio mondiale nel 2006 e nel 2010. Marco Delvecchio, a Brescia nel 2005, è convocato per la World Cup del 2002. È invece ora in Brasile con la Grecia Panagiotis Kone, in serie A con le rondinelle nel 2010-2011. Chiudiamo con una meteora. Indizi? È convocato per Italia ’90 dalla Romania. Al Rigamonti si ricorda un suo eurogol alla Reggiana. Avete indovinato, è Danut Lupu.
Daniele Ardenghi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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