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Cordova come Baggio: quando la punizione è da urlo

Undici anni dopo la magia del Codino a Napoli quella del cileno col Verona: le rondinelle continuano a sognare i play off.
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Le immagini si sovrappongono, quasi combaciano. Sembra la «Settimana enigmistica»: guarda le due fotografie e scova le differenze. Ventidue aprile 2001, 6 aprile 2012: Roberto Baggio e Nicolas Cordova. A unirli un calcio di punzione allo scadere, il gol. E poi la gioia, irrefrenabile, che esplode nell'urlo e in quelle braccia larghe, fino alla corsa sotto i tifosi. Quelli nel settore ospiti del San Paolo per il numero 10 di sempre nei cento anni di Brescia; quelli in delirio in Curva Nord per il numero 24, capace di regalare alle rondinelle il derby contro il Verona.

Nessuno vuole fare paragoni; Baggio è là, in alto, irraggiungibile per chiunque. Ma chi venerdì pomeriggio, vedendo la punizione di Cordova infilarsi all'incrocio dei pali, non è tornato con la memoria al Codino e ai suoi colpi?

Due flash, giusto per contestualizzare le fotografie in alto. Partiamo da sinistra: aprile 2001, Brescia impegnato a Napoli e sotto 1-0 per il penalty in chiusura del primo tempo di Amoruso. La partita «scotta» come la classifica del Brescia, che in pieno recupero si procura una punizione dal limite. Venerdì, prima dell'ingresso di Cordova, non essendoci uno specialista in calci da fermo ci hanno provato un po' tutti (Jonathas, El Kaddouri, Caldirola), ma senza risultato. Undici anni fa, in serie A ai tempi di Mazzone, c'era solo lui: Roberto Baggio. Il Codino si avvicina alla palla, prende la rincorsa e la interrompe. Finge di chiedere la distanza della barriera, in realtà vuole capire il movimento di Fontana. Geniale. E così quando la rincorsa è vera e il destro parte, la palla s'insacca rasoterra proprio sul palo del portiere del Napoli. Uno a uno e Brescia che vola verso la salvezza.

Salto temporale: aprile 2012, Brescia e Verona sono sull'1-1 in un derby tanto atteso quanto (abbastanza) deludente. El Kaddouri si procura una punizione sul vertice sinistro dell'area di rigore. Stavolta non c'è capannello intorno alla palla, c'è soltanto Nicolas Cordova. Interno destro, a giro ma ugualmente forte, pallone che si infila giusto all'incrocio dei pali. Sublime. Tanto da avere voglia di rivederlo più di una volta.
Nicolas Cordova ha sfogato così tutto quello che ha dentro, un mix di sensazioni che forse si trasformeranno in parole in settimana. Su Twitter ha fatto cenno alle emozioni provate nell'abbraccio con compagni e addetti ai lavori, oltre a ringraziare i tanti, tantissimi che gli hanno fatto i complimenti per la perla di venerdì.

Infortunato Budel, squalificato Salamon, il cileno è in rampa di lancio per giocare titolare sabato a Genova contro la Samp: pronto a disegnare un'altra traiettoria, pronto a far tornare ancora alla mente Roby Baggio.

Intanto il Brescia tornerà ad allenarsi lunedì, giorno di Pasquetta, alle 17 al San Filippo: Calori ritrova Zambelli, per il resto non dovrebbero esserci particolari problemi. Anche la Sampdoria tornerà ad allenarsi lunedì: Iachini deve valutare le condizioni del portiere Romero, che si è lussato il dito di una mano nel riscaldamento prima del match di Crotone. Sabato alle 15 mancherà sicuramente Berardi, ex rondinella, espulso allo Scida per doppia ammonizione.

 

Gianluca Magro


g.magro@giornaledibrescia.it

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