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Coppa America, le ali «made in Brescia» fanno volare Luna Rossa

L’iseano Angelo Glisoni coordina il pool di aziende che fornisce i nuovi foil all’imbarcazione italiana
Luna rossa alla Prada Cup - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Luna rossa alla Prada Cup - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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È la città delle ali, da quelle cariche di storia della Vittoria Alata, a quelle iper tecnologiche di Luna Rossa. Accostamento irriverente, forse? In verità entrambe continuano a narrare leggende. Quella di questi giorni è legata alla Prada Cup, che si sta correndo in Nuova Zelanda, tra la baia di Auckland e l’isola di Rangitoto. Quattro regate e altrettante vittorie per la barca italiana, dopo che gli inglesi di Ineos l’avevano battuta nella prima serie di gare nelle finali di qualificazione. La velocità della carena sembra essere esaltata dalle nuove ali, i foil. Si sale dando vita ad un vero balletto tra virate e strambate.

Ali bresciane. Le migliorie apportate alla barca arrivano da una nuova serie di profili alari, nati in terra bresciana grazie al grande specialista di queste appendici, l’ex campione olimpico dei multiscafi Tornado, l’iseano Angelo Glisoni. Da quando veleggiava (e vinceva) come prodiere di Giorgio Zuccoli e lavorava alla Ciessevi di Monticelli, con il vulcanico Gianfranco Faganello, in un’azienda che per anni ha realizzato pinnette che hanno surfato in tutto il mondo. Poi, da libero professionista, è arrivata la collaborazione con lo svedese Marstrom, mentre nel 2007 Glisoni ha curato l’albero e la pinna di +39, fino ad arrivare al coinvolgimento nella nuova avventura italiana in Coppa. «I miei interlocutori nel design team di Luna Rossa sono Matteo Olivieri e Davide Tagliapietra, ingegneri di grande esperienza. Con Tagliapietra avevo già lavorato per la gardesana +39».

Le nuove pinne nascono tutte nella nostra provincia. «Nel maggio 2020 - ci racconta in dettaglio Glisoni - sono stato incaricato da Luna Rossa di fornire la wing 3, l’ala completa di tutti gli accessori. L’appendice è relativa alla fine dell’ arm, il braccio monotipo fornito a tutti dall’ organizzazione e costruito dalla bergamasca Persico Marine».

Equipe. Il lavoro è abbastanza articolato, in quanto coinvolge circa una decina di fornitori. «Io - spiega Glisoni - ho coordinato questa esperienza. Un po’ forzata, essendo un fornitore diverso dai loro abituali. Da qui sono nate le wing 5 e 6, quelle montate ora. Per arrivare a questo risultato ho coinvolto varie aziende bresciane, in particolare Cropelli srl di Palazzolo e Scs Stampi di Pontoglio. Devo dire che il coinvolgimento di tutti è stato straordinario, come l’impegno nel terminare nei tempi, super stretti, il lavoro». Luna Rossa sembra così essere risorta grazie alle ali made in Brescia ed anche alle nuove vele, cucite da North Sails di Genova-Carasco, atelier di motori eolici che ha come Ceo Daniele Cassinari, velista e velaio il quale, come Glisoni, arriva da quella fucina sportiva e tecnologica che è, da sempre, l’Associazione Nautica Sebina di Sulzano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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