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Colbrelli: «I controlli? Ben vengano, ma ci hanno tartassato»

Così il campione di Casto dopo il bltiz della gendarmerie francese nell'hotel del suo team impegnato al Tour de France
Sonny Colbrelli durante la 18esima tappa al Tour de France - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Sonny Colbrelli durante la 18esima tappa al Tour de France - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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«Questo è il prezzo da pagare quando si fanno tanti sacrifici come noi ne stiamo facendo. Sono mesi che non vedo la mia famiglia, siamo stati tanto in altura per prepararci, la squadra ha speso molto e i risultati si vedono. Poi c'è l'invidia, ma quella fa parte del ciclismo come della vita. Ma va bene così, in fondo vuol dire che stiamo diventando una grande squadra».

A Sonny Colbrelli, campione italiano di Casto, proprio non è andata giù la perquisizione che la Gendarmerie francese ha riservato a Pau a stanze e mezzi del suo team, la Bahrain Victorious, impegnata nel Tour de France, e attualmente terza nella classifica a squadre, oltre che uno dei nove team che fanno parte del «Movimento per un Ciclismo credibile». 

Una notte insonne, parte per l'ispezione, parte per la rabbia - «l'ho presa sul personale» commenta il ciclista valsabbino che alla Grand Boucle 2021 ha già messo in forziere un secondo e un terzo piazzamento, che nel bottino del team emiratino si aggiungono alle due vittorie di tappa del compagno sloveno Matej Mohorič - che non nasconde la scocciatura di vedere il proprio impegno messo sotto la lente, benché i gendarmi .

«Purtroppo in questo ciclismo se vai forte, fai qualcosa, chissà cosa fai...» è lo sfogo di Colbrelli che senza mezzi termini ai microfoni di Rai Sport e Gazzetta dello Sport sottolinea come al Tour i corridori siano stati «tartassati di controlli».

In occasione della perquisizione, per i corridori della Bahrain Victorious è scattata anche l'analisi del capello. «Ma ben vengano i controlli, è giusto così» non ha dubbi il campione di Casto, se questo è il prezzo da pagare per avere la garanzia di uno sport pulito.

Quanto alle ragioni del blitz dei gendari dell'unità che equivale ai nostri Nas -, pare sia da ricercare in un'indagine aperta dalla Procura di Marsiglia il 3 luglio scorso relativamente all'importazione di un trattamento non ammesso dalle autorità francesi. Lo stesso preparatore della Bahrain sarà sentito dai magistrati.

Intanto oggi, alla 19esima tappa del Tour Colbrelli potrebbe dire la sua, trasformando la rabbia in potenza. E dopo la crono di domani, all'orizzonte ci sono la Tour Eiffel e la parata sugli Champs-Élysées

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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