Tour de France al via da Firenze, il bresciano Gazzoli tra gli otto italiani in gara
Il Tour de France 2024 inizia oggi, per la prima volta in Italia. La partenza è a Firenze alle 12.10. Dopo lo start ufficioso al parco delle Cascine, il gruppo arriverà in Piazza della Signoria per i saluti istituzionali e si dirigerà poi verso Bagno a Ripoli e il Viola Park, davanti al quale ci sarà il km 0. Nella carovana, insieme ad altre 7 azzurri, c’è anche il bresciano Michele Gazzoli, 25enne di Ospitaletto al suo battesimo al Tour.
«Prendere parte alla più grande corsa a tappe del mondo con tutti i migliori corridori al via è un debutto sulle corse delle tre settimane che in fondo non mi aspettavo. Pensavo ad un esordio più morbido, invece parto subito col botto».
Il bresciano, ex campione europeo in linea nella categoria Juniores, figura tra i partenti del team Astana diretto dal decano dei direttori sportivi, l’altro bresciano Beppe Martinelli. Gazzoli sarà al servizio di Mark Cavendish, l’eterno velocista britannico che detiene in coabitazione con il cannibale Eddie Merckx il record di vittorie di tappa nella corsa in giallo e cerca, a 39 anni compiuti, il primato assoluto.
La tappa
I primi 30 km saranno pianeggianti, poi si inziano le 7 salite. La prima è il Valico dei Tre Faggi (12,5 km al 5,1%), segue una lunga e dolce discesa passando da Premilcuore che porterà il gruppo ai piedi del Monte delle Forche (2,5 km al 6,2%).
A quel punto si affronterà la salita del Passo del Carnaio, lunga 10,5 km con pendenza media del 4,6%. In vetta mancheranno ancora 108 km. Dopo un lungo saliscendi, ai -77 si giunge ai piedi dell’ascesa di Barbotto (5,8 km al 7,6%). Discesa e nuove salite: San Leo (4,6 km al 7,7%) e Montemaggio (4,2 km al 6,6%), con passaggio in cima ai -39. Toccherà poi a San Marino (7,1 km al 4,8%, vetta a 26,3 km dal traguardo), dove sarà posto l’ultimo Gran premio della Montagna: da lì sarà tutta discesa e pianura verso il rettilineo d’arrivo sul lungomare Di Vittorio, a Rimini, davanti al Bagno 72. In tutto sono oltre 3.500 i metri di dislivello per una delle tappe di apertura più dure che la Grande Boucle abbia mai avuto.
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