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Olimpiadi, Ganna di bronzo con il quartetto che si allena a Montichiari

È il risultato della finalina dell’inseguimento a squadre maschile per la nazionale italiana di ciclismo su pista a Parigi
Gli Azzurri in pista a Parigi - Foto Ansa/Epa/Erik S. Lesser © www.giornaledibrescia.it
Gli Azzurri in pista a Parigi - Foto Ansa/Epa/Erik S. Lesser © www.giornaledibrescia.it
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Un bronzo e una medaglia di legno. È il risultato delle due finaline dell’inseguimento a squadre maschile e femminile per la nazionale italiana di ciclismo su pista. Non è arrivata la conferma dell’oro nel campo maschile con lo stesso quartetto che tre anni fa stupì il mondo composto da Filippo Ganna, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Simone Consonni, ma confermarsi sul trono olimpico è sempre impresa ardua, per non dire quasi impossibile.

Battuti in semifinale da un’inarrivabile Australia che per l’occasione fa segnare il nuovo record del mondo superando il precedente realizzato proprio da Ganna e soci nella finale capolavoro di Tokyo, gli azzurri si sono presentati nella sfida per il bronzo contro la scuola danese in una riedizione della finale giapponese.

La squadra italiana sul podio - Foto Ansa/Epa/Erik S. Lesser © www.giornaledibrescia.it
La squadra italiana sul podio - Foto Ansa/Epa/Erik S. Lesser © www.giornaledibrescia.it

Finale in crescendo

Anche stavolta gli azzurri hanno la meglio con un finale in crescendo. Gli azzurri sono bravi a resistere all’intraprendenza rivale nei primi due km, per poi piazzare l’accelerazione decisiva proprio con Milan nel terzo. Qui i danesi si sfaldano, perdendo completamente l’unità di squadra e procedendo come unità singole, mentre l’Italia è perfetta. Bronzo col tempo di 3'44"197 e quasi due secondi sui rivali.

La sfida per l’oro invece viene vinta dall’Australia che batte la Gran Bretagna penalizza da un incidente durante un cambio che disarciona uno dei suoi uomini. La speranza per il ct della pista, Marco Villa, era di bissare il bronzo con le donne, ma il quartetto con Fidanza, Consonni (sorella di Simone), Balsamo e Guazzini, ma le azzurre, nonostante un’ottima partenza sono costrette a cedere nel finale alla Gran Bretagna. Nella sfida per l’oro gli Stati Uniti battono la Gran Bretagna in una finale tirata e spettacolare.

Il bilancio

Il primo tecnico da sinistra è il bresciano Giovanni Carini - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il primo tecnico da sinistra è il bresciano Giovanni Carini - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Complessivamente un bilancio dei due quartetti che si sono preparati ai Giochi con intensi allenamenti presso il velodromo di Montichiari, punto di riferimento per la pista azzurra. Il quartetto maschile si era testato sulla pista bresciana una settimana fa concludendo con un tempo di 3’45’’ che faceva ipotizzare di essere da medaglia. Di quale metallo potesse essere però prima della partenza non era dato ancora saperlo. È arrivato il bronzo, va bene anche così.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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