Nuovo nome, corsa antica: Rezzato ritrova il trofeo Protech
La nascita di una corsa nel calendario ciclistico provinciale è sempre da salutare come una festa: indica la vitalità di un movimento che, nonostante il calo demografico e i crescenti costi economici per l’organizzazione di una manifestazione sportiva è in grado di proporre corse di livello dove i giovani possono fare esperienza e magari un giorno diventare campioni (nel ciclismo ai massimi livelli mancano negli ultimi anni protagonisti italiani).
In questo caso più che di nascita si tratta di un ritorno, molto gradito, di una corsa che per oltre sessant’anni aveva visto in prima linea gli amici del Pedale Botticinese e declinata per la categoria dei dilettanti, denominata Gran Premio Industria e Commercio di Botticino. Poi il Covid, come per molte corse, decretò il De profundis con l’ultima vittoria nel 2019 andata in archivio, quella del cremonese Marco Rastelli con la maglia della squadra di casa, la Delio Gallina.
Nuovo nome, corsa antica
Quest’anno invece la corsa, che sarà denominata trofeo Protech memorial Rodolfo Bardelloni, è riservata alla categoria Juniores ed è prevista in calendario per il 22 settembre.
La regia organizzativa è stata affidata dal main sponsor Protech di Rezzato di Matteo Boniotti alla Garda Pro Bike di Davide Trebbi (per l’occasione sarà anche direttore di corsa) che ha più volte dato prova di grande professionalità e capacità organizzativa che si avvale del supporto della famiglia Bardelloni dal momento che la corsa ha assunto la denominazione di memorial Rodolfo Bardelloni. La corsa sarà presentata ufficialmente il prossimo 9 settembre.
Il tracciato
Tecnicamente la corsa assomiglia molto a quella che si svolgeva per i dilettanti, con un circuito di 16,2 chilometri disegnato fra Rezzato e Botticino da ripetere 7 volte, mentre gli ultimi due chilometri vedranno il gruppo svoltare a Botticino in direzione dell’erta finale di via Gazzolo con rampe in pendenza a doppia cifra fino a quota 279 metri per un dislivello positivo complessivo sui 120 chilometri totali di 722 metri. Una gara che per dei ragazzi di 17-18 anni rappresenta un test probante insieme al chilometraggio.
Gli organizzatori sono al lavoro per assicurare il massimo spettacolo alla manifestazione con la possibilità in più punti di assistere a molti passaggi dei corridori e, per non perdere neppure un attimo di questa gara a Botticino mattina sarà posizionato un megaschermo.
La corsa, quando era riservata ai dilettanti ha lanciato nell’orbita del professionismo grandi nomi fra i quali Enrico Zaina (1987), Daniele Contrini (1995), Claudio Corioni (2002), mentre fra i non bresciani figurano Valerio Tebaldi (1986), Ivan Gotti (1988), Enrico Battaglin (2011) e Gianni Moscon (2016).
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