Sport

Chi di bomba ferisce... Centrale costretta a gara-4

Centrale del latte sconfitta di un punto a Trieste: domani sera si gioca la quarta partita dei play off
  • Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
    Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
  • Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
    Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
  • Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
    Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
  • Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
    Centrale del latte sconfitta in gara-3 a Trieste
AA

Chi di «bomba» ferisce... Martedì sera era stato Justin Brownlee a infilare la tripla del definitivo sorpasso, ieri sera al PalaRubini è toccato a Tonut portare i suoi alla vittoria per 85-84, al termine di una partita che Brescia aveva però in mano (qui la cronaca completa). E così, se nel computo dei 120 minuti finora giocati, il ricorso a una quarta sfida non può certo apparire un’enormità, la Centrale non può che rammaricarsi per avere sprecato l’occasione di emulare Torino e accedere alla semifinale dopo tre partite.

Uno spettatore neutrale probabilmente osserverebbe che martedì i giuliani meritavano di vincere, al pari dei biancoblù ieri e che quindi i conti tornano. Ma non è così. Se infatti hai l’abilità (e anche un pizzico di fortuna) di far tua una gara che ti ha visto in difficoltà, dovresti poi sfruttare al meglio l’opportunità che ti sei costruito disputando una partita gagliarda, illuminata da un secondo quarto straordinario e nella quale sei anche riuscito a non pagare un prezzo troppo elevato alla sfuriata dei padroni di casa, tornato sul parquet dopo l’intervallo con il classico coltello tra i denti. 

Un coltello acuminato, che ha fatto sanguinare la Centrale, passata dal +12 del 17’02’’ al -6 del 26’29’’, ma che si era poi spuntato. Il quarto parziale registrava infatti già in apertura il nuova vantaggio bresciano grazie ad una «bomba» di Fernandez e nell’insieme la squadra di Diana appariva più fresca, oltre che con più frecce al suo arco, complici le uscite per falli di Candussi e di Coronica.

A 4’35’’ dalla sirena, il libero di Cittadini del 77-70 per Brescia sembrava avere indirizzato la contesa verso una precisa conclusione e invece proprio dalla lunetta la Centrale inanellava una serie di errori che rivitalizzava la squadra e il pubblico di casa. Alibegovic, con un per lui insolito 1/4 era il maggior azionista, ma anche Cittadini e Brownlee sbagliavano qualcosa. Il risultato era una partita completamente riaperta a un centinaio di secondi dalla fine, con la complicazione, per i biancoblù, di giocarsi un nuovo finale punto a punto in trasferta. Tonut, a lungo in ombra in questa partita, firmava il 79-70 a -1’13’’, cui rispondeva una prodezza di Fernandez, che definire dall’angolo sarebbe riduttivo. Ancora Tonut si guadagnava tre tiri liberi che trasformava implacabilmente per l’82-82 a 55’ dalla sirena. Dopo due attacchi a vuoto era però Brownlee, sicuramente meno ispirato rispetto alla due precedenti uscite, a convertire a canestro da sotto il pallone del nuovo vantaggio a quattro secondi e un decimo dalla fine. Ma Trieste non muore davvero mai e sulla rimessa Tonut usciva benissimo da un blocco e si alzava per la tripla dell’ultimo sorpasso che si infilava quando manca un secondo e tre decimi, troppo poco per imbastire un tiro con ragionevoli possibilità di successo.

E siamo così già a parlare di una gara-4 che non può sorprendere, visto l’equilibrio che ha contraddistinto la serie, ma che era evitabile. Fernandez, Brescia è pur sempre in vantaggio e può quindi chiudere domenica. E per quanto visto, vale a dire varietà di soluzioni e qualità tecnica, l’impresa è più che mai alla portata. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia