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Cessione Brescia, aumentano dubbi e perplessità

Dai sorrisi e le strette di mano, ai dubbi e alle perplessità. La cessione del Brescia Calcio resta un mistero.
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Dai sorrisi e le strette di mano, ai dubbi e alle perplessità. La cessione del Brescia Calcio dalla famiglia Corioni a Giampietro Manenti, amministratore delegato di Mapi Group, si colora ogni giorno di più di grigio.

L'entusiasmo del presidente Corioni manifestato alla Saniplast, ora dopo ora si sta trasformando in perplessità; nessuna traccia dei soldi promessi da Manenti, "e quindi io fino a quando non li vedo non firmo nulla", ha detto. Da parte sua il possibile acquirente del Brescia in questi giorni si trova in Polonia e ci resterà fino all'Epifania. Pronto quindi ad incontrare martedì sette come previsto Corioni negli uffici di Ubi Banca? Dal sì convinto ora si è arrivati al "ni", ma il passo per arrivare al definitivo no e far slittare tutto quanto è davvero breve.

I dubbi sull'operazione aumentano di giorno in giorno, sia tra i tifosi sia tra i dirigenti di via Bazoli; Manenti da parte sua ostenta tranquillità, assicura che l'interesse è serio e che lui vuole andare fino in fondo per portare a termine la trattativa, ma che solo a carte firmate potrà davvero spiegare tutto quanto sta dietro l'operazione. Che ad oggi, però, pare meno certa rispetto a qualche giorno fa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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