Centrale, Bragaglio: «Non abbiamo paura di vincere»
Non ci sono scorciatoie o misteri nei suoi discorsi, Graziella Bragaglio è la stessa di sempre: positiva, volitiva, una che punta a vincere e a spazzare via certe frasi che si sentono nell’ambiente secondo le quali alla Centrale del latte Basket Brescia Leonessa (reduce dalla sconfitta Trapani) con «non interesserebbe» vincere il campionato perchè la serie A costa e poi non c’è un palasport adeguato per accogliere un campionato così importante.
Solo sciocchezze, presidente?
«Ma certo che sì. Noi siamo sempre quelli di due anni fa che se la sono giocata fino all’ultima partita con Pistoia: potevamo salire già allora, c’è andata male. Non abbiamo un partner come Verona (la Tezenis, ndr) che ha bisogno a tutti i costi del campionato maggiore, non viviamo in una città all’avanguardia sul piano sportivo, la stessa Verona ha due squadre di calcio in serie A e impianti che noi ci sogniamo, ma ciò non toglie che se arriva l’occasione buona la prendiamo al volo».
La squadra di Diana però ha finito male la stagione regolare...«Questo è un altro discorso. Purtroppo le due settimane di sosta ci hanno tolto energie, adesso chiedo solo di farmi rivedere la Centrale di due mesi fa, quel fantastico gruppo che metteva anima sul campo ed era bello da vedere. Ultimamente ci sono stati degli inciampi di troppi, ma il bilancio per ora è più che positivo: allenatore giovane, squadra giovane, secondo posto in classifica e un radicamento ancora più forte sul territorio con inviti da varie parti a parlare di noi e dei nostri ragazzi».
Promosso anche il general manager, Bartocci?
«Lui ci ha fatto fare un salto di qualità del quale avevamo estremo bisogno: ha coordinato un gruppo di ragazzi che stanno sempre sul pezzo sul piano del marketing e della comunicazione. Oggi posso dire che siamo un’azienda che funziona come un’azienda».
Perchè non avete preso un giocatore al posto dell’infortunato Nelson? Anche qui c’è chi ha malignato sulla vostra volontà di risparmiare...
«I soldi non centrano. Prima di tutti i tempi erano ristretti: abbiamo saputo solo lunedì della frattura del dito e venerdì il mercato chiudeva. Inoltre non si è trattato di un infortunio grave, altrimenti state tranquilli che qualcosa avremmo fatto... E comunque il problema non si pone: Roberto ha appena fatto una visita di controllo e tra 4-6 giorni potrà ricominciare ad allenarsi anche con la palla».
Novità sull’Eib?
«Ero rimasta a un colloquio con il sindaco secondo il quale era tutto a posto e ad aprile si sarebbe partiti con i lavori. Ho appreso però con preoccupazione delle dimissioni di Bettoni da presidente dell’Ente Fiera, che è poi quello che deve fare i lavori. Il Sindaco e il Comune in questo senso non centrano proprio nulla».
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