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Centomiglia, domani vele spiegate per la 71esima edizione

Alle 8.30 partenza del giro del Garda, che quest'anno strizza l'occhio alla storia
La Centomiglia è l’appuntamento principale della stagione velistica bresciana: ogni anno in gara decine di imbarcazioni - © www.giornaledibrescia.it
La Centomiglia è l’appuntamento principale della stagione velistica bresciana: ogni anno in gara decine di imbarcazioni - © www.giornaledibrescia.it
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Un amico amava dire: «Domani è ancora Centomiglia». Ed eccola che torna, domani, la 71ª Centomiglia, la prima che si lega alla Vittoria Alata di Brescia, con il suo Capitolium che l’ha ospitata per la presentazione in città. Percorso. Così alle 8.30 di domani tutta la grande flotta muoverà da Bogliaco verso la penisola di Campione e poi su fino alla ciclopedonale di Limone.

Nel pomeriggio si andrà a Sud, dove il lago diventa grande come il mare, con il passaggio che sarà a Bardolino e non a Desenzano come negli ultimi anni. Non è una novità assoluta: nel ’59 vi transitarono buona parte dei 28 iscritti, che salivano da Sirmione. Quella era una sfida che era avventura pura: si partiva alle 5 del pomeriggio, si arrivava alle 8 del mattino del seguente. Come numero di partecipanti andò peggio nel 1960, con 13 partiti e 4 arrivati. Tempi, numeri che fanno sorridere. Ogni epoca ha la sua storia. La Centomiglia non è più quella di un tempo, ama dire chi magari non l’ha vinta. Ignorando i nostri tempi, con il Covid, che ha bloccato più di un appuntamento nel 2020. Non la Centomiglia, che prevede però «pass» e tamponi per chi doveva arrivare dall’estero. Ma il bicchiere mezzo pieno è rappresentato da austriaci, tedeschi e svizzeri che sono tornati sul Garda, alcuni con barche di primo piano.

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C’è il Gonet del lago di Ginevra con Eric Monnin, che domenica al Gorla ha volato finché c’è stato vento. C’è il Quant Cold Duck, barca con alette laterali che può contare sul valore di Niko delle Kart, tre volte in gara alle Olimpiadi. C’è il Lago 26 di Hans Spitzauer, altro grande nome della vela d’Oltralpe. Da non sottovalutare è anche Lb 10 dei Bovolato e l’Ufone dei Perini di Maderno. La «Cento» sarà prova d’appello sarà per Qfx, il nuovo Quant tutto alato svizzero comunque tra i primi al Gorla. Come appello sarà per il dream team imbarcato sul Clandesteam con Roberto Benamati, «Mister Cento», visto che ne ha vinte 11 come skipper o tattico. Il suo equipaggio conta sui fratelli salodiani Larcher (tricolori 29Er), Giacomo Giambarda (due volte tricolore Rs Feva), Andrea Dall’Ora (Mondiale femminile Rs Feva), i fratelli Tonini (Mondiali Mumm 30), i due strateghi Matteo Pilati e Matteo Ferraglia, tanto per ricordarne alcuni. Domenica erano alla prese con la prima regata in assoluto con questa formazione, eppure sono arrivati quarti dietro alle «volanti».

Il parterre, sempre di primo piano, vedrà sul giro del lago le flotte Orc e dei monotipi. Dopo il Gorla in «pole» troviamo l’Asso Asterisco di Pier Giorgio Zamboni, il Dolphin Twister di Bocchio e Polettini, il Protagonist Avec Plasir di Matteo Giovanelli. La Orc (la stazza internazionale dei tempi corretti) premiato il Melges 32 dei Nassini, davanti al sempre performante Black Arrow con i Caldonazzi, Oscar Tonoli e Nicola Menoni. Sfida nella sfida, l’aggiunta della Cento Sprint per le barche Foil, anche se sono assenti i 69 dominatori al Gorla e impegnati nel loro circuito internazionale. E poi la Centox2 per equipaggi di coppia con Ufetti e Fun, la Cento People e la Story, con in gara il 6 metri Mebi condotto dalla famiglia Brighenti, una barca che addirittura corse le Olimpiadi del 1924. In formato famiglia anche lo Skorpion di Paolo Masserdotti e il veliero del progetto Hyak del Cps di Salò. Diversi tracciati. Tutte queste gare si correranno tra Gargnano e la sola boa di Campione. Quindi passaggi e arrivi a ripetizione per la boa di Bogliaco, mentre i grandi, saranno attesi a Gargnano dal pomeriggio in poi. Si festeggiano settantuno anni di storie, leggende, vittorie e sconfitte. Una favola che è la vita del Garda. Dove senza i catamarani dominatori degli anni scorsi, si ammicca al ritorno al passato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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