Casonsei e Hagi: Michael tifa Brescia dal Canada
La storia di Michael Balsamo, che vent'anni fa scoprì la città della Leonessa e la sua squadra, innamorandosene
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Michael Balsamo vive in Canada e va matto per il Brescia. Un figlio della Leonessa che s’è costruito una vita e una carriera lontano da casa. No, è nato a Toronto 39 anni fa. Okay, ma il cognome tradisce chiare origini italiane... Esatto, ma i suoi genitori vengono da Palermo e Cosenza. I Balsamo non hanno nulla a che fare con Brescia.
Eppure il cuore di Michael - insegnante alle superiori - è tutto dipinto di biancazzurro. Vent’anni fa la «folgorazione» e oggi, ogni volta che sente parlare di rondinelle, a Michael viene la pelle d’oca per l’emozione. Come la prima volta in cui sentì «Madonnina dai riccioli d’oro» cantata in versione bresciana.
«Quando ero adolescente - racconta Balsamo - ho fatto un viaggio in Italia con i miei genitori. Sulla strada per Venezia abbiamo deciso di fermarci a Brescia, una città che mi è piaciuta subito». Il caso vuole che nei giorni del suo passaggio le rondinelle dovessero giocare un’amichevole. In campo c’era Hagi. «Era uno dei miei calciatori preferiti. Lui e la grande energia della Curva Nord mi conquistarono». Un piatto di casoncelli completò il quadro: da quel giorno è stato Brescia per sempre. «Ho sempre seguito le rondinelle dal Canada - racconta ancora Balsamo -. Ho osservato la crescita di calciatori come Pirlo, Hamsik e Viviano. E all’inizio Internet in pratica non esisteva... Le uniche fonti erano i giornali e la Domenica Sportiva. Mi sintonizzavo sulla Rai e aspettavo, aspettavo, aspettavo finché non si parlava del mio Brescia».
Con l’arrivo di Baggio poi l’apoteosi: Michael dedicò al campione di Caldogno e alle rondinelle una stanza della sua casa. Da quel giorno Michael è tornato in Italia tre volte e quest’anno, grazie anche all’amicizia con i Brescia Club e al sostegno del segretario del Brescia Fabio Torresani, ha sottoscritto l’abbonamento. In attesa di utilizzarlo gira per Toronto vestito di biancazzurro: poco importa se i suoi concittadini non capiscono...
Daniele Ardenghi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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