Carobbio: «Ho sbagliato, ho pagato e provo a ripartire»
«Ho sbagliato, ho pagato e provo a ripartire, ma ogni giorno penso a quanto commesso». Parla per la prima volta in televisione dei fatti che lo hanno coinvolto: dell’inchiesta sul calcioscommesse che prima lo ha portato in carcere e poi per due anni e due mesi lo ha tenuto lontano dai campi di calcio. Filippo Carobbio, uomo chiave dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse, il grande accusatore del ct della nazionale Antonio Conte, è ripartito nell’ultima stagione dal Ciliverghe, formazione bresciana di Serie D.
«Ho trovato un ambiente splendido. Ogni giorno è un giorno in più della mia seconda vita». E la seconda vita di Filippo Carobbio passa anche dai campi dei tornei notturni della nostra provincia. Ieri era a Padenghe dove ha segnato, ma ha perso la finalissima. Una nuova pagina di vita, senza dimenticare gli errori gravi commessi.
E lui, per la prima volta in tv, davanti alle telecamere di Teletutto non si nasconde. «Ho sbagliato e ne sono consapevole. Sono una persona onesta e la cosa che mi spaventa è questa. Perché come ci sono caduto io, possono farlo in tanti. Cosa provo quando leggo di nuovi scandali? La mia credibilità è pari a zero e quello che dico non vale niente, ma ai giovani dico di rimanere lontani da quello schifo».
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