Sul palco Cosmi racconta Serse: «Oltre il calcio c’è tanto altro»
Giovedì a Perugia davanti a un platea di ex giocatori, attori e amici il tecnico debutta nello spettacolo autobiografico «Solo Coppi temo»
Serse Cosmi durante le prove generali del suo spettacolo - © www.giornaledibrescia.it
Un nome «un destino». Serse: «Che non era un re persiano, ma un faticatore che sgobbava e sudava: in fondo era già tutto scritto lì. Mio padre fu profetico». E così fanaticamente tifoso di Fausto Coppi, da decidere di chiamare il figlio come il fratello – che morì due ore dopo una gara di ciclismo – del Campionissimo. Ma anche da far scrivere sulla propria Ape «Solo Coppi temo»: «E alla fine, è così anche per me: ho avuto le mie paure, ma le ho sempre affrontate con coraggio e non come un re app
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