Brescia: Bianchi in gruppo, Bertagnoli a rischio per Frosinone

Ripartire dal 3-5-2 visto inizialmente con il Cesena o fare un passo indietro e rischierarsi con la difesa a quattro e con due esterni alti con o senza sottopunta? Il dubbio tattico in casa Brescia è il focus di questa vigilia della delicatissima sfida salvezza allo Stirpe di domani (ore 15) contro un rilanciato Frosinone.

L’attacco

La coppia Borrelli-Moncini non ha convinto nemmeno stavolta (anche se Maran in conferenza ha definito questa «la settimana migliore degli attaccanti»). Pressoché nullo il dialogo tra i due, così come la pericolosità offensiva di due centravanti che hanno sempre fatto le cose migliori quando hanno agito da soli o, al limite, con un altro partner. Quindi, come farli coesistere tatticamente? Sempre che Maran abbia intenzione di riproporli come tandem d’attacco. E la cosa è possibile, ma non è scontata.

In più, D’Andrea, che era stato impiegato solo nei minuti finali contro i romagnoli di Mignani, potrebbe ritrovare una maglia da titolare; condizione questa che porterebbe ad ipotizzare più un 4-3-3 (o un 4-2-3-1) che la conferma di una mediana a cinque. Sempre che il tecnico non voglia alternarlo a Nuamah come quinto di sinistra.

In dubbio

Un Maran che ha ritrovato ieri in gruppo Bianchi dopo che Flavio aveva, mercoledì, lavorato solo in palestra al pari di Bertagnoli. Quest’ultimo, invece, è rimasto anche nella seduta di ieri mattina tra gli attrezzi, segno che l’acciacco che lo riguarda non è ancora stato riassorbito e mette di fatto il centrocampista in dubbio per la trasferta ciociara. Trasferta che vedrà Maran ancora privo di Cistana («grandi progressi, ma prematuro rischiarlo»), Galazzi e Fogliata.