Calcio

Serie B e Reggina non ammessa, Gravina: «Scadenza chiara non rispettata»

Dalle parole del presidente federale la motivazione che porterà alla riammissione del Brescia
Il presidente della Figc Gabriele Gravina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il presidente della Figc Gabriele Gravina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ammesso il Lecco, esclusa la Reggina e di fatto riammesso il Brescia in serie B. In estrema sintesi questo quanto deciso nella riunione del Consiglio federale in merito al campionato cadetto. Sia l’accoglimento del ricorso del Lecco, sia il rigetto di quello della Reggina sono stati deliberati all’unanimità dal Consiglio dopo aver acquisito le relazioni della Commissione criteri infrastrutturali e organizzativi e della Covisoc.

Nella conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio, il presidente federale Gabriele Gravina ha preannunciato che nella prossima riunione del 28 luglio (scadenza federale per le presentazione delle domande di iscrizone al campionato il prossimo 18 luglio) verrà stilata la graduatoria delle società che avranno diritto ad essere riammesse ai campionati e per il Brescia non sono previste sorprese. In ogni caso, per l’integrazione degli organici di serie B e serie C si aspetterà l’eventuale presentazione e la successiva valutazione dei ricorsi.

Per quanto riguarda l’esclusione della Reggina, il presidente federale ha sottolineato: «Le norme sono chiare, c'è la specificità di una legge riconosciuta dallo Stato, la legge 91, che pone in capo alla Federazione una serie di oneri legati ai controlli. E’ vero che esiste una decisione da parte di un Tribunale dello Stato che ha concesso, su richiesta della società, la possibilità di pagare in 30 giorni. Lo stesso soggetto, però, era a conoscenza del fatto che esiste una scadenza chiara (20 giugno, ndr) per adempiere al proprio debito sportivo».

In merito al ricorso del Lecco, Gravina ha ribadito come il miglioramento delle infrastrutture, insieme alla tutela dei vivai e al contenimento dei costi, resti una prerogativa per la crescita del nostro calcio. Ma le responsabilità spesso non sono da attribuire ai club: «Il problema delle infrastrutture non sempre dipende dal soggetto interessato, ci sono degli impedimenti oggettivi legati a problematiche di natura burocratica. Tutto questo richiede un approfondimento complessivo».

Così invece il presidente di serie B Mauro Balata: «Abbiamo preso atto dei rilievi arrivati dalla Covisoc, ma l’obiettivo della serie B e lo sottolineo chiaro è quello dell’intangibilità di un format che ci ha dato tante soddisfazioni». Ovvio però, e lo sa bene Balata come lo sa la Federazione, che ci saranno dei ricorsi «e staremo a vedere cosa accadrà. Intanto ci sarà il Collegio di garanzia, ma quello che mi preme sottolineare è l’aver fatto prevalere principi come la trasparenza, il rispetto delle regole, l’equità della competizione». E poi c’è il tema riammissione in B, quello che riguarda direttamente il Brescia. «Se ne parlerà dopo il Collegio di garanzia, ci sono delle tempistiche formali», la risposta diplomatica di Balata, a cui non spetta il compito di dire che sarà ovviamente il Brescia a subentrare alla Reggina.

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