Il Brescia ci ricasca: follia di Cistana e beffa al 93’, 1-1 a Cosenza
È una maledizione: il Brescia butta via un altro scontro diretto nel recupero, dopo essere passato in vantaggio nel primo tempo. L’autogol di Florenzi spalanca il vantaggio alle rondinelle, in dieci dal 38’ per la folle espulsione di Cistana. La resistenza dura fino a una manciata di secondi dalla fine, quando Zilli firma beffardamente l’1-1 per il Cosenza. I biancazzurri, ai quali manca un rigore (mani di Venturi nel primo tempo), sono al momento quindicesimi, con gli stessi punti del Südtirol che si trova attualmente in zona play out. Sfuma una grande occasione e la corsa salvezza si complica sempre di più.
Le scelte iniziali

Maran deve rinunciare a Verreth (infortunato) e ripiega su una mediana più muscolare: Bertagnoli e Besaggio affiancano Bisoli in cabina di comando. La virata verso il 3-5-2 comporta il sacrificio di un attaccante, che in questo caso è Moncini. Confermati invece Nuamah e Borrelli, schierati in coppia in attacco. Rientrano Cistana e Adorni, che chiudono con Papetti la linea difensiva davanti a Lezzerini.
Rigore negato alle rondinelle
I primi minuti si dipanano tra mille interruzioni e un ritmo calmierato. Il Cosenza prova a sfruttare i centimetri di Artistico, assorbito bene dalla linea biancazzurra. Al 17’ il primo episodio rilevante: corner per il Brescia, Besaggio colpisce in spaccata e Venturi devia con il braccio. L’arbitro Prontera non vede il tocco, il Var non segnala nulla. Grosse perplessità. Poco dopo Cimino inzucca nell’area piccola e trova un’ottima risposta di Lezzerini.

L’autogol di Florenzi
Il Brescia non crea granché ma è ordinato, si espone poco e lascia passare giusto qualche spillo in difesa. Per sbloccarla ci vuole un po’ di fortuna, che stavolta si manifesta: la difesa calabrese pasticcia su un pallone fatto spiovere da Papetti, e Florenzi, preso dalla frenesia, arriva in anticipo come un treno su Borrelli e calcia fortissimo, a occhi chiusi. Ne esce un siluro che Micai non vede nemmeno partire. Il Brescia ringrazia e festeggia il vantaggio.
Follia di Cistana
Nell’apparente torpore in cui il match sembra avvolgersi ecco un altro colpo di scena, al 38’. Il Brescia è schierato e il Cosenza rincula. Nemmeno l’ombra di un pericolo imminente. Eppure Cistana forza l’uscita, affonda il tackle su Cimino e lo colpisce ad altezza tibia con il piede a martello. Prontera è a pochi metri ed estrae subito il rosso. Una decisione, in questo caso, che appare corretta.
Ripresa di resistenza
Il match prende tutt’altra piega e il Brescia non può che abbassarsi e contenere le folate del Cosenza, che a tratti assumono i connotati dell’assedio. La squadra di Maran assorbe tutto sommato bene l’urto: l’unico vero pericolo prima del recupero è un’acrobazia volante di Mazzocchi (subentrato a Cruz) che scheggia la traversa. Maran intanto cerca nuovi equilibri e allunga la coperta in difesa: Jallow rileva Corrado per tamponare gli strappi di Ciervo, poi è il turno di Calvani, Juric, Bjarnason e Galazzi.
Zilli gela i biancazzurri
Alla penultima curva il castello crolla. Nella maniera più rocambolesca possibile: flipper nell’area del Brescia nel terzo minuto di recupero, Zilli si fionda sul pallone e con il piattone (tutt’altro che irresistibile) pesca l’angolino. Ennesima beffa a un amen dalla fine per i biancazzurri. Che recriminano nuovamente per un episodio arbitrale, ma devono biasimare prima di tutto sé stessi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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