Il Brescia si butta via: rimonta Catanzaro al 98’, finisce 2-1
Il Brescia non riparte. Anzi, compie un passo indietro: Bjarnason illude nel primo tempo, Biasci e Bonini (al 98’) la ribaltano e regalano la vittoria al Catanzaro. La squadra di Maran ripiomba nella crisi, scivola a meno due dai play off e soltanto a più tre sulla zona retrocessione diretta. Un ko che costa caro a Rolando: si attende soltanto la comunicazione ufficiale del suo esonero.
Le scelte iniziali
Maran ritrova l’asse portante del centrocampo: dentro sia Bisoli sia Verreth insieme a Besaggio, per ridare spessore al reparto. Rolando rinuncia a un attaccante di ruolo (panchina per Moncini e Juric) e affianca Bjarnason a Galazzi per innescare i muscoli e i centimetri di Borrelli. A sinistra c’è Corrado, preferito a Jallow. Dickmann, Cistana e Adorni completano la linea davanti a Lezzerini.
Bjarnason la sblocca subito
Compagnon fa correre un brividino sulla schiena del Brescia, colpendo una traversa dopo una manciata di minuti: l’ex Feralpi era però in offside, e la segnalazione dell’assistente arriva in colpevole ritardo, oltre i paletti imposti dal protocollo. Piccolo contrattempo che non scalfisce la squadra di Maran, che di lì a poco sfiora il legno con un colpo di testa di Borrelli.
È comunque l’anticamera del vantaggio, che prende forma al 20’. Frutto di un contropiede perfetto, orchestrato dal sinistro educato di Galazzi, che dipinge un arcobaleno dopo una sterzata sulla destra. Un confetto da scartare per Bjarnason, cui basta spingere il pallone in rete di testa per trovare il suo quarto gol stagionale.
Pareggio beffa di Biasci
La gara a quel punto prende una piega netta: il Brescia domina il possesso e continua a infilzare il Catanzaro con le corse in verticale di esterni e mezzali. I biancazzurri, però, non concretizzano. E così tengono in vita la squadra di Caserta, che arraffa il pari al 42’: D’Alessandro crossa dalla destra, Lezzerini esce a vuoto, Biasci scivola alle spalle di Dickmann e infila il tap-in. Brescia gelato, a pochi rintocchi dall’intervallo.
Ripresa equilibrata
La ripresa manda in replica il secondo segmento della gara con il Bari. Per oltre ottanta minuti non succede nulla: le squadre accusano presto la stanchezza, il campo anchilosato dai rovesci delle ultime ore si appesantisce e rende difficoltosa la circolazione. Maran è costretto a sacrificare Bisoli dopo poco più di un’ora: per il capitano era la prima da titolare dopo due mesi e l’autonomia era limitata. Moncini e Juric danno il cambio a Borrelli e Bjarnason, senza incidere.
Decide il colpo di testa di Bonini
L’ultimo atto è una spirale di emozioni per il Brescia. Galazzi pasticcia in area all’87’, Compagnon sbuca in mischia e impallina Lezzerini. La squadra di Maran è pronta a ingollare il calice amaro, ma il Var la salva: dopo un lunghissimo check il gol viene annullato per fuorigioco dello stesso Compagnon.
Segue un recupero extra-large nel quale si materializza la peggiore delle beffe per i biancazzurri: cross dalla destra di Scognamillo, Bonini si arrampica in cielo e non lascia scampo a Lezzerini di testa. Il Brescia si butta via. È il settimo ko su sedici partite.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.