Troppo Sassuolo per il Brescia: 5-2 neroverde al Rigamonti
Al Brescia, questa volta, non riesce il colpo grosso. E al Sassuolo bastano dieci minuti di fuoco, nei quali si dipanano le cinque reti che consegnano la vittoria alla squadra di Grosso (2-5), per sbancare il Rigamonti.
Nonostante una fase centrale in cui se l’è sostanzialmente giocata alla pari, alla lunga la squadra di Maran ha pagato il netto divario tecnico con i neroverdi. Le rondinelle scivolano a meno cinque dal terzo posto, occupato proprio dagli emiliani.
Le scelte iniziali
La mossa tattica a sorpresa di Maran è l’esclusione di Dickmann: Rolando dirotta a destra Jallow e sceglie Corrado per chiudere la cerniera con Adorni e Cistana. In mezzo manca Bisoli: si ripropone la staffetta di Mantova, con Fogliata accanto a Verreth e Besaggio. Olzer è invece il raccordo incaricato di far detonare le giocate di Borrelli e Juric.
Boloca la sblocca subito
L’avvio è da incubo per il Brescia. Il Sassuolo rompe il ghiaccio al primo affondo. Thorstvedt pulisce un pallone sulla trequarti e pesca sulla destra Toljan: il tedesco appoggia lucidamente per Boloca, che infila Lezzerini con un colpo da biliardo. Giocata deluxe, ma agevolata dalla pigrizia di Fogliata, che arriva tardivamente a chiudere.
Fogliata pareggia i conti
Il calcio offre sempre una seconda chance: ne è una dimostrazione plastica il timbro del pareggio, al 20’. Cistana alza un campanile per Borrelli, anticipato di testa da Muharemovic. Sul rimpallo è proprio Fogliata ad anticipare Boloca con il petto, e poi a infilare palla in buca d’angolo con una bella girata di destro.
Il Sassuolo, che per un quarto d’ora aveva banchettato nella metà campo del Brescia, inizia a soffrire le trame biancazzurre. Borrelli accarezza il raddoppio al 39’, con un colpo di testa sventato da un riflesso incredibile di Moldovan. La squadra di Grosso cede il timone alle rondinelle, anche se quando sgasa in contropiede sono spesso dolori. L’occasione più solare ce l’ha Laurienté: piattone aperto in area e gran bell’allungo di Lezzerini.
Uno-due neroverde
L’onda lunga del primo tempo bagna la battigia per un breve tratto della ripresa. Poi però il Sassuolo si riaccende, e la partita si chiude in un paio di minuti. Il nuovo sorpasso è frutto di una prodezza di Volpato, che toglie le ragnatele dall’incrocio con un arcobaleno di sinistro imprendibile per Lezzerini.
È il 55’, e l’uno due si materializza un paio di minuti più tardi. La firma sul tris è di Laurienté, che batte Lezzerini con il mancino, complice una deviazione decisiva di Jallow.
Finale caotico
L’ultimo blocco di gara è un intruglio di tanti elementi. Il Brescia ci mette volontà, ma la forbice tecnica a questo punto è troppo ampia. Gli emiliani trovano addirittura il poker con Iannoni, a segno in girata su assist di Berardi. La punizione è però troppo severa, e Bjarnason ristabilisce un po’ di giustizia andando a bersaglio di testa, su assist di Dickmann.
Consolazione effimera, perché in pieno recupero arriva il 5-2 di Pierini, che salta Lezzerini e deposita in rete: Prontera annulla inizialmente per offside, poi il Var corregge il tiro e vidima il pokerissimo neroverde.
Per il Brescia è la quarta sconfitta in nove gare. Poco da recriminare, se non l’aver concesso per una dozzina di minuti al Sassuolo di esprimersi sui suoi massimi livelli. Il rientro dalla sosta, questa volta, è amaro.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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