Brescia, sconfitta e rabbia: il Pisa passa 2-1 con un gol dubbio
Il Brescia torna a perdere in campionato: in piena emergenza, gli uomini di Maran lottano contro il Pisa capolista, e si arrendono solo nel finale. Nel quale peraltro monta la rabbia per il gol assegnato a Tramoni, viziato forse da un fuorigioco di Mlakar, sulla traiettoria di tiro del corso e ampiamente oltre l’ultimo difensore al momento della conclusione. Dopo una lunga review, però, il Var ha deciso di convalidarlo.
Finisce 2-1 per i toscani: prima del gol-vittoria di Tramoni c’erano stati i sigilli di Piccinini e Moncini. I nerazzurri consolidano la vetta, il Brescia incassa la terza sconfitta stagionale e scivola momentaneamente al quinto posto, a quota nove punti.
Le scelte
La conta degli assenti in casa Brescia è impietosa: oltre a Galazzi e Cistana, il cui forfait era preventivato, alzano bandiera bianca pure Juric e Olzer, entrambi febbricitanti. Borrelli va in panchina, ma in condizioni estremamente precarie.
Maran è così costretto ad assemblare alla meglio i pochi pezzi che gli rimangono. Il tecnico non stravolge l’impianto, mette Moncini al centro del suo attacco e adatta Bertagnoli e Besaggio a suo supporto. Dietro il Brescia si schiera a tre, con Papetti, Adorni e Jallow riproposto da braccetto.
Il Pisa la sblocca subito
L’avvio è un incubo per il Brescia, triturato dal ritmo rullante imposto dal Pisa. Dopo venti secondi Bonfanti è già davanti a Lezzerini, che lo mura. Ma è l’anticamera del vantaggio: al 2’ Moreo va via ad Adorni, troppo piatto in copertura, e serve un cross morbido a Piccinini, dimenticato da Corrado. L’esterno ribadisce due volte in rete: era buono già il primo tentativo (traversa-gol), ma il secondo fuga ogni dubbio.
La squadra di Inzaghi si riassetta, mantiene un buon ritmo ma ricerca di più il palleggio, senza forzare in verticale a ogni costo. Il Brescia impiega un po’ a riprendersi, poi accenna una reazione con Moncini, che manda fuori di poco in girata.
Troppo poco, però: il Pisa non crea granché, ma trasmette sempre una sensazione di pericolosità superiore a quella delle rondinelle. Nel finale di frazione Papetti mette una pezza enorme su una rifinitura di Tramoni per Beruatto: troppo morbido il corso nell’appoggio, e bravo il centrale del Brescia a intuirne le intenzioni.
Moncini firma il pareggio
Dopo l’intervallo i ruoli s’invertono. Se il Pisa aveva beneficiato di un approccio vibrante, ora è il Brescia a raccoglierne i frutti. Maran inserisce Borrelli, dando peso all’attacco. L’ex Frosinone sfiora subito il gol in girata, disinnescata in tuffo da Semper. È però l’altro tenore dell’attacco a firmare il pareggio: Moncini va a bersaglio per il secondo match consecutivo, segnando di testa su cross calibrato da piazzato da Verreth. Metà gol è del belga, che dipinge un fendente perfetto per velocità e traiettoria.
Tramoni-gol tra le polemiche
Il Brescia ha altre occasioni, soprattutto con Borrelli, fortemente impattante nonostante la febbre degli ultimi giorni. Il finale è però amaro: il Pisa sfrutta una disattenzione della difesa biancazzurra e trova il nuovo vantaggio con l’ex Tramoni, a segno col piattone sullo scarico di Piccinini.
Segue un lungo controllo al Var, perché sulla traiettoria c’è Mlakar, in evidente fuorigioco geografico. La posizione dello sloveno, dopo un paio di minuti di review, viene giudicata ininfluente. L’episodio è quantomeno dubbio, e la decisione è destinata a far discutere. Il Brescia torna a casa senza punti, con una dose massiccia di rammarico acuita dall’episodio finale, ma pure con la consapevolezza di essersela giocata fino in fondo in piena emergenza.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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