Brescia, l’incubo Rigamonti continua: il Pisa passa 2-1

Il Brescia perde ancora al Rigamonti: il Pisa passa di misura (1-2), squadra a rapporto sotto la curva dopo il fischio finale (con incitamento finale e invito a tirare fuori gli attributi). Per i toscani a segno l’ex Tramoni e Touré, di Juric l’inutile sigillo nell’ultimo minuto di recupero. Rondinelle in zona play out (ne uscirebbero in caso di sconfitta domani del Südtirol), ma i punti (35) sono gli stessi del Cittadella penultimo.

Le scelte iniziali

Jallow è l’ultimo ad aggiungersi alla conta degli indisponibili. In difesa manca pure Cistana (squalificato), e dunque per Maran le scelte sono obbligate: spazio a Papetti e Calvani ai lati di Adorni. Verreth resta ai box, tocca ancora a Bertagnoli affiancare Bisoli in mediana. Sugli esterni Dickmann e Corrado, Galazzi torna titolare dopo tre mesi e completa il pacchetto offensivo con Nuamah e Borrelli.

Var protagonista, poi segna Tramoni

L’avvio è movimentato: Brescia subito pericoloso con Bisoli, che sparacchia alle stelle un confetto da scartare di Galazzi. Dietro però la squadra di Maran balla: sulla prima discesa di Traoré, Meister si sgancia dalla marcatura di Papetti e segna in girata. Azione viziata da un fallo di Calabresi su Nuamah: l’arbitro Massimi viene richiamato al monitor, e dopo l’on field review non convalida. Ma il Brescia non fiuta il pericolo, e al 13’ si fa nuovamente impallinare: tacco illuminante di Moreo per Tramoni, che affonda come una lama nel burro, salta Calvani e buca Lezzerini. Vantaggio confezionato dagli ex, e stavolta regolarissimo.

Gara sospesa per qualche minuto

Il Brescia non assorbe l’urto e perde per infortunio Bertagnoli, sostituito al 23’ da Besaggio. Al Rigamonti piove sul bagnato, letteralmente: la precipitazione aumenta rapidamente d’intensità, e quando Massimi scorge i primi chicchi di grandine decide di sospendere la gara. Il gioco resta fermo per otto minuti, e quando riprende non regala più guizzi fino all’intervallo: Dickmann ci prova con una volée di destro (nuovamente su invito di Galazzi), ma lo spartito messo in campo dai biancazzurri viene disinnescato con facilità disarmante dal Pisa.

La chiude Touré, Juric a tempo scaduto

Serve molto di più, insomma, per mettere paura alla squadra di Inzaghi. Il Brescia lo comprende, ma non ha le forze per scuotersi dal torpore. Il secondo tempo è cadenzato da un giro palla quasi ininterrotto e sterile delle rondinelle. Il Pisa si arrocca nella propria metà campo e non lascia passare uno spillo. Al 62’ Maran sostituisce Galazzi, l’unico che fin lì aveva dato l’impressione di poter inventare qualcosa nell’aridità tecnica biancazzurra, con Bjarnason. E il Rigamonti mugugna. Al 79’ i toscani chiudono definitivamente i conti: corner battuto da Morutan, Touré approfitta di un rimpallo e buca la rete con un destro imprendibile per Lezzerini. Nell’ultimo minuto di recupero arriva il graffio tardivo di Juric, che segna di testa su corner. Ma il tempo per l’ultimo assalto non c’è. Brescia in caduta libera.