Brescia, che beffa: Charlys regala il 3-2 al Cosenza al 95’
Finisce con la peggiore delle beffe per il Brescia, che va sotto di due reti, rimonta nel finale e si fa infilare allo scadere. Il Cosenza passa 3-2 al Rigamonti, le rondinelle tornano a sprofondare dopo il guizzo di Genova.
Le scelte iniziali
Maran ritrova due pedine importanti come Moncini e Galazzi, entrambi in panchina. Con la squalifica di Dickmann tocca a Jallow traslocare a destra, lasciando libera la mancina per le scorrazzate di Corrado. Confermati il blocco in mediana di Genova – Bertagnoli, Verreth e Besaggio – e Olzer a supporto di Juric e Borrelli.
Brescia sterile
Il primo quarto d’ora si svolge come da copione: il Brescia impone un atteggiamento accorto al Cosenza, che si difende compatto e non lascia passare uno spillo. La squadra di Alvini è la sola a pungere, sulle transizioni innescate dai recuperi palla: qualche tentativo da fuori di Kouan e Florenzi. Perlopiù innocui, ma è l’anticamera di quello che sta per accadere.
Il vantaggio del Cosenza
Il Brescia va sotto al 34’. Dopo un rimpallo Florenzi scucchiaia in area dalla destra, Zilli colpisce sporco in girata, dando vita a una traiettoria che sorprende Lezzerini. Il portiere biancazzurro resta immobile, e la palla rotola beffarda all’angolino. È un gol rocambolesco, ma favorito dall’assoluta passività del blocco difensivo bresciano.
Raddoppio dagli undici metri
La reazione delle rondinelle è fiacca: l’unica flebile fiammata è un destro centrale di Borrelli. Il Cosenza non varia sul tema e vede premiata la propria costanza. Nel primo minuto di recupero che precede l’intervallo Ricciardi nasconde palla a Verreth, che lo travolge in tackle. L’impatto è netto e induce Santoro a indicare il dischetto. Dagli undici metri Mazzocchi è glaciale: palla all’angolino e Lezzerini spiazzato. Il sipario sul primo tempo cala con la colonna sonora dei fischi del Rigamonti.
Rimonta Brescia
Il Brescia continua a sbattere sul muro del Cosenza, che gioca con il cronometro, solleticando i nervi della squadra di Maran. L’intuizione del tecnico è un déjà-vu: dentro Bjarnason per Olzer dopo l’intervallo. Come a Genova, l’islandese timbra dalla panchina: tocco vellutato a eludere Venturi e scavetto che impallina Micai al 77’. Per lui è il terzo gol da subentrato.
Il finale è un assedio del Brescia, che sfiora il pareggio con Borrelli, murato da Micai in uscita. Poco prima dello scoccare del 90’ ecco il 2-2: campanile con il joystick di Bjarnason per Bianchi, che timbra di testa pochi minuti dopo l’ingresso.
La decide Charlys
Nel quinto minuto di recupero si materializza la beffa per il Brescia. Cimino crossa in area per un compagno, Adorni allontana male, alzando un campanile che Charlys manda a bersaglio con una gran volée di destro. Al triplice fischio Maran si fa espellere per proteste. Sesta sconfitta in tredici gare per il Brescia, che non riesce a regalarsi una sosta serena.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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