Il Brescia segna subito, poi si fa riprendere: 1-1 con il Bari
Il Brescia pareggia ancora dopo Castellammare: Galazzi segna dopo trentadue secondi, Dorval firma la replica pugliese al ventiquattresimo. Il ritorno alla vittoria è rimandato, ma la squadra di Maran lancia qualche segnale. L’ottavo posto per il momento è salvo, ma con una vittoria Palermo e Mantova potrebbero scavalcare le rondinelle.
Le scelte iniziali
Maran torna in panchina dopo la squalifica e deve far fronte a un’altra piccola emergenza: fuori Verreth, affaticato, solo panchina per Bisoli e l’ammaccato Borrelli. Attacco rivoluzionato rispetto a Castellammare: Juric affianca Moncini, l’unico supersiste è Galazzi.
In mediana il vertice basso è Paghera, Dickmann resta fuori dallo schieramento iniziale: Rolando gli preferisce Corrado, che fa traslocare sulla destra Jallow. Al centro della linea si ricompone la coppia Cistana-Adorni.
Subito Galazzi
Il Brescia impiega 32 secondi a stappare il match. Adorni alza un campanile da metà campo, Juric apparecchia per Moncini, che colpisce il palo con un diagonale. Sulla ribattuta il giocatore posizionato meglio è Galazzi, che insacca il tap-in.
Pari di Dorval
L’onda lunga del gol dura in totale una ventina di minuti: il Brescia non crea altre palle gol, ma è padrone del campo e non soffre le incursioni baresi. Basta però un lampo biancorosso per cambiare l’inerzia. Al 24’ Maita scambia sulla destra con Novakovich e crossa in area per Dorval, lasciato colpevolmente solo sul secondo palo: il franco-algerino frusta di testa, Lezzerini si allunga con un po’ di pigrizia e non riesce a opporsi.
Rigore e traversa
Il secondo settore della frazione è intriso di sofferenza per il Brescia. Ci si mette anche Giua, che al 36’ assegna un rigore al Bari dopo un contatto in area tra Jallow e Mantovani. Lo svedese colpisce in realtà solo il pallone, ma il Var non corregge la decisione dell’arbitro di Olbia. Sbigottimento generale. Ingiustizia riparata dal fato: sul dischetto si presenta Falletti, che incrocia il destro e trova il legno.
L’intervallo si materializza nel momento di massima pressione per il Brescia. Prima del duplice fischio Novakovich coglie in pieno la traversa con un colpo di testa imperioso.
Il Brescia ci prova
Maran registra tutte queste difficoltà e corre ai ripari nella ripresa: dentro Dickmann per Paghera, ammonito, e conseguente passaggio alla difesa a tre con Jallow centrale, Corrado e lo stesso Dickmann a tutta fascia. Il Brescia ritrova solidità dietro e punzecchia il Bari sui cross: Moncini manda alto di testa, Radunovic si allunga su una torsione di Bertagnoli.
Entrano anche Borrelli e Bjarnason, Bisoli torna in campo e viene accolto dall’ovazione del Rigamonti. La squadra di Maran cerca la vittoria più del Bari, che opta per un atteggiamento più prudente. Il risultato è una netta diminuzione dei blitz offensivi, ma anche una maggiore facilità nell’assorbire l’urto degli attacchi biancazzurri. E così, sul filo dell’equilibrio, si arriva all’1-1 finale. Il Brescia muove un altro piccolo passo, ma non esce dalla crisi.
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