Rigamonti amaro: per il Brescia pareggio in extremis con polemica
Il Brescia pareggia in extremis in casa contro l'Alessandria. Le rondinelle di Pippo Inzaghi vengono salvate da Moreo nel finale, dopo che gli ospiti erano passati in vantaggio con Corazza. Troppo poco per la ripartenza verso la serie A, dopo una settimana che definire convulsa è poco. Prosegue la maledizione Rigamonti. La Leonessa non vince da Mompiano dal 6 novembre scorso con il Pordenone. Polemiche in seguito all'ultima azione: la palla rimbalza sul braccio di Ba in area, ma l'arbitro non concede il rigore.
Inzaghi ripropone l'1-2 in attacco, con Jagiello a supporto di Bajic e Ayé. Il talismano Moreo inizia dalla panchina. Il primo tempo del Brescia è veramente scialbo. Zero tiri verso la porta difesa da Pisseri. L'Alessandria, oltre a non correre rischi, si rende pericolosa con Kolaj, che coglie un clamoroso incrocio dei pali, a Joronen battuto. Le rondinelle non hanno ritmo. Le idee scarseggiano, specie negli ultimi trenta metri.
Nella ripresa, Inzaghi si gioca subito due cambi: Moreo e Bertagnoli per Bajic e Van de Looi. Con Ayé e Léris arrivano subito due buone occasioni. Ma il gol di Corazza al 24' gela il Rigamonti. Lo svantaggio è una doccia fredda, che dovrebbe svegliare le rondinelle. Almeno nell'orgoglio. Ma non è così. Nonostante la girandola di cambi, il Brescia crea solo un po' di confusione nell'area avversaria. Fino al gol di Moreo nel finale, ben servito dal nuovo acquisto Bianchi, il cui impatto è positivo. Finisce 1-1. Un brodino, tra le polemiche.@Sport
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