Pensiero «Alla Vittoria»: sulla maglia, in campo, nel cuore
Una serata «Alla Vittoria». Con il riferimento alla Vittoria Alata sì, ma anche (si spera) a quella del Brescia contro la Carrarese domenica alle 15. Match che le rondinelle disputeranno eccezionalmente con la terza maglia firmata Kappa (la quale verrà poi messa all’asta), creata come omaggio proprio alla Vittoria Alata, da sempre chiaro e fantastico riferimento alla storia e al patrimonio culturale della nostra città. Casacca inedita quindi, in barba alla scaramanzia (ebbene sì, nonostante Massimo Cellino), così come lo sono state le parole del capitano Dimitri Bisoli (presente in rappresentanza della squadra insieme a Cistana, Bjarnason e al papà-tecnico Pierpaolo) a Maddalena Damini, che ha presentato la serata. «Non abbiamo mai giocato con questa maglia al Rigamonti e allora visto il riferimento arriverà sicuramente una vittoria. Sì, sono positivo e deciso perché non dobbiamo avere timori».
Tanti coloro che erano presenti ieri nella spettacolare basilica di San Salvatore e che hanno seguito con attenzione l’intervento della dottoressa Francesca Morandini, che ha parlato tra l’altro del rapporto tra la bellissima statua e lo sport. Dal già citato presidente Cellino al diesse Castagnini, dagli sponsor che affiancano il Brescia Calcio alle tante autorità, tra cui la sindaca Laura Castelletti. La quale per rispondere a questioni legate alla politica e ai tifosi ha dato appuntamento al prossimo consiglio comunale, mentre a Santa Giulia ha voluto sottolineare «come sport e cultura abbiano trovato un linguaggio comune grazie alla Vittoria Alata: tutto ciò è veramente bello».
La presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli ha sottolineato con orgoglio «come in via del tutto eccezionale un evento di questo genere si tenga in San Salvatore, nel cuore del museo. È significativo il gesto che il Brescia Calcio ha voluto fare, richiamando la Vittoria Alata sulla propria maglia a suggellare un rapporto davvero strettissimo tra la squadra e la città, ma anche in generale con la cultura. La Vittoria Alata è un’opera d’arte in cui tutti noi ci riconosciamo ed è bello che lo faccia anche il Brescia».
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