Palermo favorito, ma il Brescia può sperare nell'impresa: i motivi per crederci
Un aspetto positivo, a ben vedere, c’è: l’agonia dell’incertezza perenne e logorante degli ultimi mesi finirà domani sera. O quantomeno si attenuerà. Il Brescia è pronto a conoscere il proprio destino: retrocessione diretta, in caso di sconfitta a Palermo e contestuale vittoria del Perugia con il Benevento, o play out, qualora si riuscisse a strappare almeno un punto ai rosanero, o anche se gli umbri non dovessero centrare il bottino pieno. Resterebbe in piedi pure un terzo scenario, quello della salvezza diretta, che ha tuttavia valore puramente teorico, considerata l’assoluta inverosimiglianza della realizzazione di tutti gli incastri che occorrerebbero al Brescia per chiudere al quindicesimo posto.
Palermo più efficace sottoporta
Inutile anche solo ribadire come il Palermo parta con tutti i favori del pronostico. Per profondità e qualità della rosa, per quello che racconta la classifica di B, e per un fattore campo che, con un Barbera traboccante di spettatori e di passione, avrà un’incidenza enorme sugli umori e gli equilibri mentali della partita. La squadra di Corini segna più del Brescia: 46 gol a 34. E i dati forniti da Kama ricalcano questa superiorità offensiva. In ordine sparso: i rosanero creano in media più occasioni a partita (12.95 a 11.62), effettuano più conclusioni (12.14 a 11.68) e inquadrano lo specchio con maggiore frequenza rispetto alle rondinelle (4.11 a 3.95). C’è una virtù in particolare che risalta passando al setaccio tutti i numeri del Palermo: la concretezza. I siciliani tramutano in gol il 10.02% dei propri tiri. Si tratta della quinta percentuale più alta in serie B. Prerogativa che non appartiene invece al Brescia, quintultimo con un poco entusiasmante 7.91%.
In difesa qualche crepa per entrambe
I motivi per sperare, comunque, non mancano. Intanto perché il Palermo non è in un momento di forma scintillante: nelle ultime cinque gare i rosanero hanno raccolto appena una vittoria. Il Brescia due, con un totale di otto punti incamerati, contro i cinque della squadra di Corini. Conta prima di tutto non perdere, ma una difesa a oltranza, senza un’adeguata efficacia in transizione, non è un sentiero che Daniele Gastaldello intende battere. Anche perché la tenuta difensiva dell’avversario non è esattamente un monolite inscalfibile: vero che il Brescia continua ad essere la squadra più battuta del torneo con 55 gol incassati, ma il Palermo, che di reti ne ha subite 47, non brilla di certo per impenetrabilità. I biancazzurri, ad esempio, vincono più duelli difensivi a partita (27.86 a 27.78) e più contrasti (15.68 a 13.05), pur subendo qualche dribbling in più (6.7 a 5.46). C’è in ballo molto, moltissimo: conterà più d’ogni altra cosa avere nervi saldi e grande lucidità nelle fasi più critiche. Ma il Brescia, questo è certo, dispone di armi che, se utilizzate a dovere, possono creare grossi grattacapi al Palermo.
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