Calcio

Paghera sfata il tabù e viaggia a 150: «Il gol? Un'ossessione»

Dopo due rigori falliti l’attaccante taglia il prestigioso traguardo col Vobarno: «Qui mi sento a casa»
Lorenzo Paghera con la maglia celebrativa per i 150 gol - © www.giornaledibrescia.it
Lorenzo Paghera con la maglia celebrativa per i 150 gol - © www.giornaledibrescia.it
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LP150: Lorenzo Paghera 150. A distanza di tredici anni dal primo gol nei dilettanti con la maglia del Salò, l’attaccante attualmente al Vobarno domenica ha siglato il gol numero 150 in carriera. Un traguardo non da poco, che il classe 1989 ha raggiunto con grande tenacia e con un pizzico di scaramanzia.

«È una bellissima soddisfazione. - spiega l’attaccante -. Si tratta di un traguardo che ripaga dei tanti sacrifici fatti durante questi anni. Le scorse settimane ha avuto per due volte l’occasione di raggiungere la meta personale, ma ho sbagliato due rigori. Fortunatamente domenica a Darfo è arrivato il gol in movimento: sarà stato merito dei capelli biondi», scherza. Un gol da attaccante puro, valso i tre punti ai valsabbini: smarcamento a centro area al limite del fuorigioco, controllo perfetto e conclusione mancina a spiazzare il portiere. Una rete alla Pippo Inzaghi insomma, anche se il punto di riferimento di Paghera è da sempre un altro: «Cristiano Ronaldo è il mio modello, sia come tipologia di giocatore, che di atleta. Come lui ho iniziato da esterno, per poi diventare punta. Da quando gioco da 9 il gol è diventata un’ossessione, nel senso buono del termine. Per me il calcio oltre ad essere una grande passione è sinonimo di impegno e fame».

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Cresciuto nelle giovanili del Brescia, nelle quali ha militato fino alla Primavera, il bomber di Roncadelle ha iniziato a macinare gol sin dalla sua prima esperienza in Serie D con il Salò, con cui ha conquistato la promozione tramite i play off. Dopo uno stop di cinque mesi, ha trascorso la carriera interamente sui campi d’Eccellenza: Dellese, Verolese, Desenzano, Grumellese, Rigamonti Nuvolera, Aurora Travagliato le prime tappe. Poi, il trasferimento al Vobarno nel 2015, con conquista del titolo di capocannoniere il primo anno e della finale play off il secondo. Successivamente a godere delle prestazioni di Paghera è l’Orceana, con la quale rivince il titolo di miglior bomber (22 reti in una sola stagione) e raggiunge quota 100 marcature tra i dilettanti.

Dopodiché, una parentesi al Ghedi - interrotta causa Covid - fino al ritorno al Vobarno, squadra dalla quale affettivamente non si è mai allontanato: «Ho cambiato tante squadre, ma Vobarno è l’unica società in cui mi sono sempre sentito a casa - racconta Paghera -. Spero di poter finire la carriera qui, aiutando la squadra a raggiungere importanti traguardi. Il mio prossimo obiettivo sono le 200 reti. Dedica? Alla mia famiglia, in particolare a mia mamma Antonella».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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