Massimo Cellino a Report: «Bruciai il faldone delle fideiussioni false prima dell’arrivo della GdF»
«Scesi in cortile, c'era un bidone di ferro, presi un po' di trielina e poi ci ficcai dentro il faldone delle fideuissioni false. Il giorno dopo, quando arrivò la Guardia di Finanza perquisirono tutto, ma il faldone non c'era più».
Sono solo alcune delle rivelazioni che l'attuale presidente del Brescia Calcio Massimo Cellino ha rilasciato alla trasmissione d'inchiesta Report, in onda su RaiTre. Dichiarazioni che sono state diffuse nelle scorse ore, sottoforma di breve anticipazione video, dal conduttore Sigfrido Ranucci. Nel minuto e mezzo di video Cellino racconta all'inviato Daniele Autieri retroscena della gestione della Lega calcio destinati a far discutere. L'intervista integrale sarà trasmessa nella puntata di lunedì sera.
I fatti raccontati si riferiscono al 2006, periodo in cui Cellino, pur mantenendo la presidenza del Cagliari, aveva assunto la guida pro tempore della Lega calcio, sostituendo il dimissionario Adriano Galliani. «Insieme ad altri 7- 8 presidenti, io ero il più giovane, cercavo di tenere la baracca in piedi - racconta quasi divertito il presidente del Brescia - ho iniziato a pulire tutte le schifezze che c'erano, non sapevo da dove iniziare. Poi il passaggio più delicato e scottante: «Avevo un contenitore con tutti i dossier: chi era iscritto con una fideiussione falsa, chi si scaricava come Irpef il trasporto...andammo nel piazzale giù di sotto, c'era un bidone di ferro e con trielina facemmo bruciare tutto. L'indomani la Finanza tornò e non trovò quel che cercava. E io non c'ero neanche...».
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