Marroccu: «Il Brescia ha ritrovato tranquillità e grande spirito»
![Francesco Marroccu - © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18pqfd5ewihppeubbia/0/francesco-marroccu.webp?f=16%3A9&w=826)
In collegamento con Sky all’interno della rubrica dedicata alla serie B, il direttore dell’area tecnica del Brescia Francesco Marroccu è tornato sull’esonero-non esonero di Pippo Inzaghi. Ribadendo di esserne stato il responsabile.
«Probabilmente non ho svolto un buon lavoro e l’esonero è stato causato da un mio mollare la presa sulla situazione leggendo male probabilmente uno sfogo dell’allentore...però l’epilogo è stato quello voluto da tutti. Con Inzaghi, che non è rimasto per la clausola, ho parlato con franchezza e insieme siamo andati dal presidente. È stata una situazione ripresa per i capelli, ma era scritto che ci saremmo riusciti».
Dopo una settimana definita di «grande sofferenza», ora tempo anche per una battuta: «Forse anche il fatto che io, Cellino e Inzaghi condividiamo lo stesso segno zodiacale (Leone) non ha aiutato in questa vicenda. E per me meglio lavorare con un presidente così presente perché rende tutto più adrenalinico». Sulla squadra: «Ero certo fosse dalla parte di Pippo. Appena l’hanno visto tornare i ragazzi si sono fermati ad applaudirlo. È giusto inoltre sia lui a provare a mettere a reddito i frutti del mercato che è stato fatto».
Non è bastato però per tornare alla vittoria in casa: «Abbiamo raggiunto una tranquillità che non ci ha dato i tre punti domenica, ma abbiamo visto un grande spirito di gruppo e un Inzaghi in grande forma. Sarebbe bellissimo tornare in Serie A con il presidente e con Pippo, perché ci siamo allontanati ma ritrovati su tanti aspetti, quindi ne usciamo ancora più forti da questa vicenda».
![Icona Newsletter](/_next/image?url=%2F_next%2Fstatic%2Fmedia%2Fnewsletter-icon.1124b59b.png&w=384&q=75)
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia