La FeralpiSalò ha numeri migliori rispetto all’anno della promozione

Due anni fa fece trenta, quest’anno trentuno: un salto di qualità che però non basta per ritenersi in piena corsa per il primo posto. Con il successo per 3-1 contro il Lumezzane la FeralpiSalò ha raggiunto quota 31 in classifica, un punto in più rispetto a due stagioni fa, quando vinse il campionato conquistando la storica promozione in serie B. Nel 2022-2023, però, i trenta punti della squadra di Stefano Vecchi bastavano per il secondo posto dopo sedici giornate, a una lunghezza di distacco dal Pordenone capolista. Quest’anno, invece, la distanza dalla vetta pare quasi insormontabile.

Il Padova corre

Il Padova di Matteo Andreoletti (in estate era stato vicino alla panchina dei leoni del Garda, che poi hanno virato su Aimo Diana) ha infatti dieci punti di vantaggio sui gardesani, ma deve recuperare la partita con l’Atalanta U23. Di conseguenza gli euganei potrebbero ritrovarsi a +13. Chi è più alla portata, invece, è il Vicenza, che è guidato proprio da Vecchi, ed è a +6.

Dopo il derby

Intanto, dopo la vittoria del derby dell’altroieri, la FeralpiSalò ha fatto 13, aggiudicandosi – appunto – la tredicesima sfida con i valgobbini, vincendo da grande squadra, dopo un primo tempo che si era concluso sull’1-1. Nella ripresa i rossoblù di Franzini stavano riuscendo nel tentativo di addormentare il match: una gara così, in altre stagioni, si sarebbe probabilmente incanalata sul pari. Invece i salodiani hanno tirato fuori gli artigli in un momento di stallo e sono andati a prendersi la vittoria, trovando le reti decisive nei venti minuti finali di partita.

Il tecnico

Un plauso va anche a Diana. Dopo un’ora di gioco avrebbe potuto togliere gli elementi di maggior qualità come Cavuoti, Di Molfetta e Pietrelli, passando a uno schieramento più coperto, per non rischiare e portare a casa un pareggio in un match comunque complicato. Invece l’allenatore li ha lasciati in campo e loro l’hanno ripagato con le giocate che sono poi risultate determinanti.

Salto di qualità

Proprio qui sta probabilmente l’upgrade, il salto di qualità, lo scalino in più che ha fatto la FeralpiSalò 2024-2025 rispetto a quella di due anni fa: una formazione che segna di più (21 contro 16), subisce di meno (10 contro 11) e che ha qualità maggiori soprattutto a centrocampo. Con Vecchi i gol arrivavano in particolar modo dagli attaccanti (Guerra, Pittarello e Siligardi). Con Diana invece oltre alle punte Dubickas (4) e Maistrello (3), segnano anche elementi che giocano più dietro come Pietrelli (5, capocannoniere) e Cavuoti (3), con Di Molfetta (2) che ha già eguagliato il bottino di due anni fa.

Diana oltre a poter sfruttare il lancio lungo per gli attaccanti, può optare per soluzioni diverse, tipo il gioco sulle fasce e gli inserimenti per vie centrali. Il che rende la FeralpiSalò una squadra davvero completa, migliore rispetto a due anni fa, ma per ora inferiore a un Padova che sta facendo qualcosa di fuori dal normale. La stagione, però, è ancora lunga. «Ci siamo ripromessi di mantenere vivo questo campionato a suon di buone prestazioni – ha affermato mister Aimo dopo il derby –: non è mai detta l’ultima parola».