Il Brescia non sfonda contro la Reggiana: finisce 0-0 al Rigamonti

Il Brescia rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria: occasione sfruttata a metà nel confronto interno con la Reggiana. Al Rigamonti finisce 0-0: rondinelle più propositive nel primo tempo, e schiacciate dal cambio di passo granata dopo l’intervallo. Un punticino che vale l’aggancio momentaneo all’ottavo posto del Modena, in campo domani contro lo Spezia.

La partita

Maran vive un pomeriggio da leone in gabbia, costretto com’è a telecomandare i suoi da uno sky box del Rigamonti. Al posto del tecnico, squalificato dopo il rosso rimediato a Genova, c’è il vice Maraner.

La sorpresa di giornata è Besaggio, preferito a Bertagnoli nella cerniera corredata da Paghera e Bisoli. Davanti Olzer e Bjarnason giostrano alle spalle dell’unica punta Moncini.

Tante interruzioni

Il primo tempo è uno spezzatino: la frequenza degli scontri, unita al metro adottato dall’arbitro Collu, produce interruzioni in serie che disinnescano ritmo e livello di spettacolo in campo.

Il Brescia sviluppa più della Reggiana, ma quando pianta le tende sulla trequarti (circostanza che si verifica spesso) si scontra con i propri limiti. È un difetto strutturale di questa squadra al quale non si è ancora riuscito a porre rimedio.

L’occasione migliore della frazione ce l’ha Moncini. Che se la costruisce da solo, slalomeggiando su un lancio clinico di Bisoli ed esplodendo un sinistro che chiama Bardi a un grande intervento.

Poi non succede molto altro, se si esclude un mancino pigro di Olzer deviato fortuitamente da Jallow. Il Brescia però recrimina per una sbracciata di Rozzio su Moncini all’ingresso dell’area: Collu lascia correre, il Var avalla dopo un silent check. Qualche dubbio (più di uno, a dire il vero) rimane.

Secondo tempo di sofferenza

In avvio di ripresa il Brescia è costretto a sacrificare Andrenacci, che nel primo tempo aveva provato a stringere i denti dopo una collisione violenta tra la sua testa e quella di Antiste. Che lascia parimenti il campo, a riprova della durezza del contrasto.

La squadra di Maran si sfarina gradualmente, perde ritmo e pericolosità. La Reggiana fiuta il sangue ed entra pienamente in partita. Le chance della ripresa sono quasi tutte di marca granata: Avella, all’esordio in biancazzurro, mette subito due rammendi su un destro secco di Melegoni e su un colpo di testa in terzo tempo di Rozzio.

Superata la buriana, il Brescia ha un rigurgito d’energia e si allontana dalle corde che gli aveva lungamente imposto la Reggiana. Su un contropiede orchestrato da Galazzi, Bisoli pennella in area un cross arcuato sul quale Moncini non arriva per un soffio. La gara si chiude su un piccolo roller coaster: Girma sfiora il gol con un colpo di testa, e una manciata di secondi più tardi i biancazzurri producono un’ultima transizione in velocità, sfumata su un appoggio errato di Moncini. È l’ultimo atto, prima della certificazione dello 0-0 finale.