Calcio

Il Brescia ko in casa con il Parma e contestato dai tifosi

Emiliani a segno con un gol per tempo: apre Man e chiude Bonny. Rondinelle scavalcate in classifica
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  • Brescia-Parma del girone d'andata © www.giornaledibrescia.it
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AA

Rigamonti nuovamente espugnato. Dopo aver conservato l’imbattibilità casalinga per quasi un anno, il Brescia cade tra le mura amiche per la seconda gara consecutiva: i giustizieri delle rondinelle, questa volta, sono Man e Bonny, che regalano al Parma un successo per 2 reti a 0 che proietta gli emiliani al quinto posto in classifica, a più due proprio su Moreo e compagni.

L’avvio di gara sembra il rewind del match con la Reggina: la squadra di Clotet prova a difendersi compatta, ma l’avversario ha qualità e la fa fruttare tra le linee. È il caso della rete del vantaggio ducale, confezionata da una giocata sublime di Vazquez, che penetra sul centro-sinistra e appoggia per Valenti. Il laterale è chirurgico nel pescare l’inserimento di Man, che con una gran girata coglie di sorpresa Mangraviti e Lezzerini, non impeccabile nel tentativo di opposizione.

Il vantaggio, ceralaccato dopo 16’, stappa morale e fluidità di manovra degli emiliani, che banchettano nella metà campo bresciana e accarezzano il raddoppio di nuovo con Man, il cui sinistro a giro dal limite scheggia il legno e vanifica una gran volata sulla fascia con la quale aveva sverniciato Viviani. L’altra grande chance per il Parma è griffata Vazquez, che con una battuta a colpo sicuro coglie in pieno Mangraviti, provvidenziale nel salvataggio a pochi passi dalla linea di porta. Brescia non pervenuto sino all’intervallo: il canovaccio palla lunga dalle retrovie per le due torri è prevedibile e agevolmente disinnescabile, e non produce occasioni degne di nota per le rondinelle.

La nebbia avvolge la ripresa del Rigamonti: nella cortina che prende rapidamente corpo a Mompiano Clotet cerca di rovesciare l’inerzia con gli ingressi di Galazzi, Labojko e Bianchi, inseriti rispettivamente per Ndoj, Viviani (fischiato da uno spicchio di pubblico) e Benali. L’unico effetto che sortisce questa mossa è l’aumento del volume di combinazioni sulla trequarti del Parma, senza che però i biancazzurri riescano a trovare sfogo nei metri finali. C’è spazio per un’illusione fugace: un tap-in vincente di Ayé su cross di Van de Looi, che parte però in evidente offside. Se ne ravvede l’assistente, e il check del VAR avalla la decisione.

Il Brescia sbatte ripetutamente sul muro gialloblù, sul quale non s’apre nemmeno una crepa, ed è costretto ad arrendersi al secondo k.o. consecutivo in casa, certificato dal definitivo 2-0 a tempo scaduto del subentrato Bonny, per il quale è un gioco da ragazzi battere Lezzerini dopo uno slalom in area. Finisce tra i fischi e la contestazione della Curva Nord: è notte fonda per le rondinelle.

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