Il Brescia cade anche ad Ascoli: la salvezza è un miraggio

Il Brescia naufraga anche ad Ascoli: un k.o. che sa di sentenza per le rondinelle, che perdono terreno da Spal, Cosenza e Venezia, tutte vittoriose (ad eccezione degli estensi, fermati sul pari) nel pomeriggio di B. È 4-3 il punteggio finale al Del Duca, in un match rocambolesco e costellato di colpi di scena.

Partenza in quarta

Gastaldello rinuncia inizialmente ai ricami di Ndoj: a completare la cerniera con Bisoli e Van de Looi è Björkengren, più incontrista e meno incursore dell’italo-albanese. L’iniziale impasse, indotta dalla prudenza che alberga in entrambi gli schieramenti, è spezzata da un episodio: al 19’ Botteghin commette un errore da matita blu in impostazione bassa, Ayé raccoglie palla e imbecca Galazzi, che rientra sul mancino e pesca sul secondo palo Listkowski, abile a battere con il destro Leali dopo un controllo orientato. L’Ascoli prova a scuotersi, ma il muro biancazzurro regge e assorbe abbastanza agevolmente le timide sollecitazioni degli avanti avversari.

Botta e risposta

Nel frattempo si fa male Galazzi, vittima di un problema muscolare ai flessori: lo rileva Rodriguez al 38’. Avvicendamento che si consuma poco prima del pari marchigiano: tre minuti più tardi un cross a mezza altezza di Falasco coglie in fallo tutta la difesa bresciana. La traiettoria attraversa l’area lungo il perimetro e premia l’inserimento di Mendes, che spinge in porta da pochi metri.

In avvio di ripresa si completa la rimonta dell’Ascoli: al 47’ Forte trova il modo di girarsi su Adorni all’ingresso dell’area di rigore e fulmina Andrenacci con una conclusione secca. La reazione del Brescia è però subitanea e, per una volta, la buona sorte assiste le rondinelle: poco oltre il 60’ Simic intercetta in area con il braccio un colpo di testa ravvicinato di Bisoli. L’arbitro Paterna non se ne ravvede in presa diretta, ma dopo l’on field review torna sui suoi passi e assegna un rigore alla squadra di Gastaldello, mostrando il secondo giallo al centrale croato che, dopo la prima sanzione rimediata al 33’, è costretto a lasciare i suoi in dieci. Sul dischetto si presenta Ayé, che con freddezza spiazza Leali.

Doccia fredda

La superiorità numerica dà abbrivio all’assedio bresciano, che produce due grandi chance: la prima per Listkowski, il cui colpo di testa in avvitamento è respinto con un gran guizzo da Leali, e la seconda nuovamente per Ayé, che manda alto con il mancino da pochi passi. Il finale è però una delle docce più gelide di questa stagione: la seconda on field review del match induce Paterna ad assegnare un altro rigore, questa volta all’Ascoli, per un evidente tocco con il braccio del neo-entrato Niemeijer. Alla battuta va Caligara, che non sbaglia, e su un successivo ribaltamento di fronte la squadra di Breda trova anche il poker con Marsura. A tempo scaduto c’è spazio pure per un tap-in su corner di Bisoli, che rende meno pesante il passivo, ma non può evitare la sconfitta. È notte fonda per il Brescia, che rischia di dire addio anche alle ultime speranze salvezza: la zona play-out dista ora cinque punti, ma le due gare in meno del Perugia e – soprattutto – le vittorie di Cosenza e Venezia non possono che gettare nello sconforto.

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