I piani del Brescia: tutto su Adorni e gli altri obiettivi

Alle spalle ci siamo lasciati un’altra giornata di fumate grigie. Ed è inevitabile che con l’avvicinarsi della scadenza del 31 per le trattative, il livello di adrenalina e nervosismo stiamo salendo. Ma la volontà di operare per mettere a disposizione di Inzaghi ciò che serve per portare la squadra fino a fine corsa c’è. I ritardi, sono dettati dall’aver voluto utilizzare le due partite di gennaio come «provini» definitivi dopo aver individuato nel 4-3-1-2 la strada tattica da percorrere definitivamente. Ieri poteva essere il giorno di Davide Adorni. Ma occorrerà pazientare ancora. Il Cittadella tiene il punto e intende dettare i tempi di un’operazione nata tardi e che quindi mette il club veneto nella posizione imprevista di dover trovare un altro centrale difensivo all’altezza.
Ma è soltanto una questione di tempi, senza mettere in dubbio la riuscita dell’operazione anche per il forte desiderio del giocatore di cogliere quella che per lui, a 30 anni, è l’occasione della vita. A nulla è valso l’aver provato a forzare la mano del Cittadella che appunto vuole decidere il come e il quanto. Ma il Brescia avrà il suo centrale ed è così tramontato anche Camporese sul quale al di là di un rendez vous non c’è mai stata vera convinzione. Più intricata la situazione relativa al centrocampo. La carne al fuoco è tantissima ed è tutta una questione di incastri oltre che di ultimissime valutazioni: Cellino intende essere sicuro di individuare il meglio tra quanto disponibile sul mercato. Non è una questione di nomi, ma di funzionalità e di essere certi di andare a puntare su figure adeguate.

Ieri scrivevamo di come si fosse fatta largo l’idea di puntare magari su una mezz’ala invece che su un play. Ebbene: una mossa potrebbe anche non escludere l’altra. Ballottaggi in mezzo. Federico Viviani, se si decide di aggiungere una pedina davanti alla difesa, è già stato opzionato alla Spal decisa a puntare su Esposito e che nell’operazione potrebbe ottenere anche Cavion. Il quale - e per il Brescia in ogni caso sarebbe il caso dei «due piccioni con una fava» - può essere merce di scambio anche con il Pordenone, perché il Brescia ha in mano anche la mezz’ala Marco Pinato, per il ruolo - nell’ambito di un casting allargato - in «ballottaggio» con Federico Proia per il quale c’è stato un forte ritorno di fiamma dopo che era sfumato in estate: il Vicenza lo cederebbe senza problemi. Insomma, si tratta di scegliere come detto per il meglio.

Mentre nel frattempo è stata fatta una scelta di fiducia anche in Tom Van de Looi: il centrocampista olandese ha prolungato di un anno, andrà a scadenza nel 2024. Qualcosa può accadere anche in attacco: se si trova il modo di far scattare un effetto domino, il Brescia può avere Gabriele Moncini che da subito era stato nella lista dei desideri. Il Benevento è propenso a darlo e col Brescia c’è già stata più di una chiacchierata e anche un sondaggio con l’entourage del giocatore, che in Campania resterebbe a fare il vice di Forte, è andato a buon fine. Insomma, si può fare. Ma nel caso per far quagliare l’operazione occorre tornare al «punto uno»: deve partire qualcuno anche davanti. E l’indiziato numero uno è Riad Bajic a prescindere dal suo desiderio di restare. Attenzione però anche alla situazione di Rodrigo Palacio.
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Una «terza via», potrebbe consistere anche nel cedere in prestito Flavio Bianchi (che va ancora ufficializzato, ma che già da giorni è a Brescia e ha completato le visite mediche) il cui acquisto - la formula è quella del prestito con obbligo di riscatto - dal Genoa è stato nell’ottica della prospettiva e di crescersi in casa l’attaccante del futuro. Se poi invece restasse «aggregato» come da piani iniziali e riuscisse da subito a ritagliarsi un po’ di spazio, tanto di guadagnato. Ma insomma: è da ribadire che Bianchi non viene considerato in partenza come un rinforzo vero e proprio, ma per l’appunto come un investimento sul futuro.
Cresce poi la fiducia per quanto riguarda il fronte uscite: Jhon Chancellor ha estimatori in Mls e la sua trasferta internazionale col Venezuela sta servendo a lui e ai suoi agenti per approfondire le opportunità del mercato d’oltre oceano. Prossimo ai saluti Oscar Linnér che farà spazio a Lorenzo Andrenacci il quale da giorni aspetta il via libera per lasciare la Genova rossoblù e riabbracciare il Brescia. Infine Nikolas Spalek: è una guerra di nervi, ma i presupposti lasciano pensare che in extremis arriverà al Crotone che come contropartite invece che soldi propone il trequartista cileno Rojas.
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