Harakiri Breno: in 10 avanti ma al 93’ il Leon trova il sorpasso
La tara è presto fatta: in campo non si sono visti i 23 punti di differenza, così come non si è notato l’uomo in meno che il Breno ha dovuto subire per quasi 75 minuti. Dunque, pari e patta? No, la fregatura sta proprio qui. Perché al lordo di un episodio parecchio jellato (incassare il gol decisivo al 93’ su un rimpallo), il Breno vedeva nel Leon il trampolino per confermare la candidatura play off e invece ha trovato una botola che fa scappare il quinto posto a +6. Troppi a cinque gare dalla fine? Di sicuro tanti, ma varrà la pena provarci. E non per una questione di calendario facile, dato che parlare di partite comode dopo avere perso in casa dall’ultima della classe appare quanto mai fuori luogo. Ma più semplicemente per non lasciare nulla di intentato. Insomma, d’ora in poi, vincere vincere vincere. Poi si vedrà.
Tentativi
E a vincere il Breno ci ha provato anche ieri: contro la difesa gruviera della Leon (74 gol incassati, per distacco il peggior reparto della categoria) basta un po’ di convinzione per fare sul serio: Triglia calcia centrale al 2’ e dopo un tentativo dai 35 metri di Citterio, con Serio che recupera la posizione e para al 3’, ecco il primo lampo. Triglia di tacco lancia Nolaschi al 10’, cross da sinistra deviato sui piedi di Mondini, che calcia e trova la mano di Alde. Rigore, più croce che delizia quest’anno, perché la maledizione - dopo Triglia - colpisce anche Melchiori, ipnotizzato da Pulze. Il Breno però ha fame e sull’angolo che segue, Mondini fa da torre e Brancato spacca sull’esterno della rete. Espulsione. Ad andare di traverso ai camuni è casomai un altro episodio: Achenza in verticale su Bonseri, il vento frena forse la palla, il 9 calcia e Serio - uscito alla disperata - tocca di mano fuori area. Espulsione, Tanghetti sacrificato e locali in dieci. Inizia una partita diversa, per la precisione dal 22’: perché prima Triglia triangola con Nolaschi e centra da sinistra, Melchiori svetta e si fa perdonare (1-0).
Resistenza
A questo punto il Leon prende possesso della palla e con pazienza gestisce l’uomo in più con la circolazione: Lollio ferma Giugno al 29’, Rondelli segna in fuorigioco su lancio di Achenza, infine al 35’ il solito Achenza inventa la catapulta in area, che Alde sfiora allungando su Citterio: botta di prima, la mano di Lollio si piega e 1-1. La ripresa è una lunga nenia: Cristini stringe il diagonale su assist di Triglia e Pulze para al 5’; Goglino va via all’uomo ma trova un muro di nome Rondelli davanti alla porta semi spalancata al 23’. Poi al 48’ il Leon, sin lì padrone del pallino senza occasioni in carniere, passa all’incasso: cross di Moreo da destra, Schiavo tocca in mezzo, Bonseri se la ritrova addosso e, senza accorgersene, devia in rete. Per il Breno è tutto da rifare, dopo cinque risultati utili di fila: ma mollare adesso,delitto.
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