Gianluca Vicini: «Mio padre, Totò Schillaci e un calcio che non c’è più»
Il figlio di Azeglio, c.t. delle notti magiche, ricorda l’eroe di Italia 90: «Sembrava un bambino in un negozio di caramelle, ma in un calcio che non coltiva più il talento farebbe fatica anche lui. Papà ricordava col sorriso il gol all’Austria»
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Totò Schillaci, l'eroe delle notti bianche - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Quella di Totò Schillaci è una storia che a distanza di quasi quarant’anni emoziona ancora. Le notti magiche, una Nazione intera a scandire il suo nome nelle piazze, nelle vie, davanti al televisore. Quell’Italia fu in grado di catturare il sentimento popolare forse come nessuna, pur non portando a casa il trofeo più anelato, quello del Mundial nel salotto di casa. È morto Totò Schillaci, bomber di Italia 90 Alla guida degli azzurri, nel 1990, c’era Azeglio Vicini, un figlio acquisito di Brescia
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