Calcio

Frosinone-Brescia, Clotet: «Mentalità sbagliata, non siamo mai andati avanti»

SI tratta della peggior sconfitta dell'allenatore sulla panchina delle rondinelle
Le parole di Clotet dopo Frosinone-Brescia
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Il 3-0 dello Stirpe è la peggior sconfitta di Clotet sulla panchina del Brescia considerando chiaramente anche le 18 partite alla guida delle rondinelle della stagione 2020-2021, quando in un match prese sì 4 gol (ad Empoli), ma con due di scarto visto che al Castellani finì 4-2. Non è però la debaclé più pesante del tecnico catalano in Italia perchè, proprio a Frosinone, il 4-0 subìto l’anno scorso gli costò la guida della Spal. Ma la sconfitta di ieri sera, pesa particolarmente per l'atteggiamento mostrato (o meglio, non mostrato) dalla squadra che è parsa, seppur nella giustificazione (per essa, ma anche per l'allenatore spagnolo) di un’emergenza difensiva improvvisa, senz’anima.

«Siamo sempre stati un passo indietro - ammette Clotet -. La concentrazione non è mancata, ma non abbiamo approcciato alla gara con la giusta forza mentale. Dobbiamo capire perchè il Frosinone è sempre arrivato primo sulle seconde palle. Abbiamo fatto troppi errori e l’unica cosa da fare e rialzarci subito e lavorare per evitare che capiti ancora». Clotet non vuole però sentir parlare di giustificazioni date dalle assenze: «Abbiamo disputato una brutta partita, ma non cerco alibi: capita di perdere giocatori all’ultimo momento, ma quando questo succede, deve rappresentare un’opportunità per gli altri di poter far bene. In questi casi, serve una grande prova di squadra dove tutti devono credere nelle proprie qualità: non è pensabile che se un giocatore non gioca, gli altri vadano in difficoltà».

Qualche aspetto positivo, riesce a coglierlo: «Abbiamo lavorato per portare al top qualche giocatore e nel caso di Karacic la cosa ha dato i suoi frutti. Certo, avessimo sfruttato quel paio di occasioni all’inizio, avremmo potuto anche vincerla. Ma non siamo riusciti a mettere quel 101% che invece ha messo il Frosinone». Sui cambi forse tardivi: «Erano già previsti, farli dopo il gol del 2-0 è stato una casualità». Immancabile la domanda sul mercato: «A me la squadra piace così com’è ed ho fiducia nella società che ha detto che inserirà 2 o 3 giocatori». Massimo Bertagnoli recita il mea culpa: «Abbiamo subìto gol evitabili. Oltretutto, abbiamo crato poco e solo all’inizio. Non dico che sia mancato lo spirito di squadra, ma s’è visto poco».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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