FeralpiSalò, «testacoda» col Catanzaro: peggior difesa contro secondo miglior attacco
Clean sheet, se non ora, quando? Le imprese più belle sono quelle che alla vigilia paiono improbabili, o addirittura impossibili. Oltre ad entrare nella storia e a rimanere nella memoria a lungo, servono spesso per dare una svolta ad un cammino che fino a quel momento non ha dato grandi soddisfazioni. È esattamente ciò di cui ha bisogno la FeralpiSalò, terz’ultima in classifica (5 punti) con la peggior difesa del campionato (16 reti subìte), che dopodomani sarà ospite al Ceravolo del Catanzaro, terza forza del girone (18 punti) con il secondo miglior attacco (15 gol).
Serve blindare la porta
I gardesani hanno assolutamente bisogno di uscire indenni da questa trasferta per migliorare la propria posizione. L’obiettivo è di portare a casa la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta a Lecco e per raggiungerlo sarebbe propedeutico non subire gol. Guardando i numeri, pare molto difficile: Pizzignacco, che lo scorso anno in C riuscì nell’impresa di chiudere 22 partite senza subire reti, in questa stagione ha preso gol nove volte su nove (media di 1,77 a gara).
Di fronte c’è una squadra che solamente in due occasioni non è andata a segno (0-0 con la Cremonese e 0-5 con il Parma), ma che ha rifilato quattro gol al Lecco (3-4) e tre allo Spezia (3-0), trascinata da un attacco che fa paura: capocannoniere è il belga Vandeputte (3 reti), ma poi ci sono anche l’ex Brescia Donnarumma, Iemmello e Biasci, tutti e tre a segno già due volte.
Continuità dopo il derby
La missione dei gardesani ha un coefficiente di difficoltà molto alto, ma fortunatamente nel calcio nulla è già scritto. Di conseguenza la FeralpiSalò può nutrire delle speranze. A maggior ragione perché viene da un buon derby nel quale è riuscito a dominare il Brescia per una parte di gara, salvo poi farsi rimontare nel finale. C’è bisogno di una prestazione simile, che magari grazie a maggior cinismo, può permettere di tornare a casa dal Ceravolo con almeno un punto in saccoccia.
Ma poi, chi l’ha detto che Carraro e soci debbano solo soffermarsi sugli aspetti che li danno per sfavoriti? Alla fine, al di là dei punti delle prime nove giornate, si affrontano comunque due neopromosse, che sono arrivate in cadetteria dopo aver vinto il campionato di C. Aggiungiamoci il fatto che i giallorossi, in casa, hanno vinto solamente due delle quattro gare disputate (le altre due, un pari per 1-1 con il Cittadella e il pokerissimo rimediato dal Parma).
Gli ultimi incroci
Chiudiamo con i due precedenti di Catanzaro: l’ultimo, nelle Supercoppa di C lo scorso 29 aprile, vide i padroni di casa vincere 2-1 in rimonta grazie ad un autogol di Tonetto e ad una rete di Iemmello dopo il vantaggio di Butic, ma fu una sconfitta immeritata. L’altro, il 22 maggio 2019, è legato invece ad un bellissimo ricordo: era infatti la gara di ritorno dei quarti dei play off di C. Dopo il successo dell’andata (1-0 al Turina, gol di Maiorino) i leoni del Garda si qualificarono in maniera insperata trovando il 2-2 all’ 89’ grazie a Legati, ora direttore tecnico della squadra. Dopodomani al Ceravolo servirà un’impresa di quel tipo lì, per dare una svolta al proprio campionato e dimostrare che a volte i numeri hanno senso fino ad un certo punto.
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