FeralpiSalò-Lumezzane, il commento di Diana e Paci

Il sorriso di Diana, stavolta, è mezzo tirato. La sua squadra non ha disputato una buona gara e ha buttato via due punti che avrebbero fatto comodo per la volata finale.
Il bicchiere è mezzo vuoto?
«Ritengo di sì. Non abbiamo sicuramente fatto una partita brillante. Nel primo tempo abbiamo preso il ritmo del Lumezzane e abbiamo commesso tantissimi errori a livello tecnico. Nella ripresa ci siamo aperti di più, ma ci siamo esposti a qualche contropiede di troppo. Peccato, perché siamo riusciti a portarci in vantaggio ma poi ci siamo fatti riprendere».
Nel finale la FeralpiSalò ha anche rischiato di perdere. Cosa è accaduto?
«Dovevamo lavorare meglio su qualche dettaglio. Probabilmente se lo avessimo fatto saremmo riusciti a vincere. Non mi ha stupito che Paci abbia cambiato modulo: lo avrei fatto anche io al suo posto se fossi subentrato, per cercare di modificare qualcosa. Noi eravamo preparati a questa evenienza, ma nel corso del match ci è mancata l’incisività. Non è stata giornata per i miei ragazzi: a fine partita erano delusi, perché sapevano di poter fare di più. Il caldo? Non è stato eccessivo e secondo me non ha influito sulla prestazione delle due squadre».
A questo punto come dovete affrontare il finale di stagione?
«Mancano tre partite e ora non possiamo staccare la spina, perché il nostro obiettivo rimane quello di chiudere come la miglior terza dei tre gironi. Questo derby non è andato benissimo e dobbiamo sfruttare l’occasione per lavorarci su, in modo da presentarci bene alle ultime partite e poi ai play off, nei quali vogliamo recitare un ruolo da protagonisti».
(a cura di Enrico Passerini)
Massimo Paci
Un altro pareggio strappato in rimonta muove la classifica del Lumezzane. La squadra rossoblù propone l’ennesima prova di carattere e grinta. I valgobbini, però, non vincono da undici gare. Ciononostante Massimo Paci, alla seconda panchina con la nuova squadra, si gode il ritrovato spirito del gruppo che allena. Ciononostante, l’allenatore esce dal Turina masticando un po’ amaro.
C’è un po’ di rammarico per come è andata?
«Il calcio è anche questo. Con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto anche vincerla. Abbiamo collezionato 3-4 palle gol significative. Abbiamo disputato un primo tempo sufficiente, ma avremmo potuto osare un po’ di più in fase offensiva. Siamo andati meglio nella ripresa e abbiamo preso un gol evitabile nel nostro miglior momento. Andiamo a casa comunque con un buon punto, conquistato sul campo di una squadra forte».
La scelta del 3-5-2 e la posizione di Moscati hanno sorpreso...
«La prima cosa che ho ricercato è stata la compattezza. Con il Caldiero la squadra poteva vincere come poteva perdere e affrontare le partite così era troppo rischioso. Il cambio del sistema di gioco è stato proprio per dare più equilibrio alla squadra. Moscati è un giocatore di qualità che ha anche ottime doti offensive. In quel ruolo sapevo che ci avrebbe potuto dare spunti nell’ultimo passaggio».
La scintilla, con due rimonte consecutive, pare definitivamente riaccesa. Ora manca solo la vittoria?
«La scintilla l’avevo già vista domenica. Il seme aveva già attecchito. Il terreno è fertile perché la squadra ha qualità e oggi ne ho avuto la conferma. Adesso abbiamo tre partite cruciali. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e non possiamo fare passi falsi. Vorrei continuare a vedere questa scintilla. Dobbiamo rimanere concentrati».
(a cura di Alberto Rossini)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.