FeralpiSalò, quel Di Molfetta che a Pescara ricorda Insigne
«Mamma mia cosa ha tirato fuori quello lì. Dovevi vederlo: ha fatto un numero per liberarsi e poi un tiro a giro come Insigne. Una cosa... Ma che ci sta a fare uno così in serie C?». È tarda notte, nel centro di Pescara, quando tre amici chiacchierano in mezzo ad una piazza ed uno racconta (e l’espressione, in dialetto, è molto più colorita) la partita tra i biancoazzurri ed i gardesani ed il gol di Di Molfetta, il momentaneo 2-1 per la FeralpiSalò.
Tra l’altro il paragone con Insigne qui in riva all’Adriatico non è per nulla banale, visto che dieci anni fa il capitano del Napoli ha giocato un anno in biancoazzurro (insieme a Verratti, Immobile ed anche al difensore della FeralpiSalò Bacchetti; allenatore Zeman) realizzando ben 20 reti in 38 partite, contribuendo pesantemente alla promozione in serie A degli abruzzesi.
Di Molfetta non solo con quel colpo si è preso la scena all’Adriatico, ma anche con giocate molto più semplici ed efficaci che hanno confermato la qualità principale della FeralpiSalò, ovvero l’essere una squadra sempre propositiva e mai banale, come testimonia il fatto che nelle 41 gare sin qui giocate tra Coppa Italia, campionato e play off solo in otto occasioni non ha trovato la via del gol. Anche nell’andata del doppio confronto con i pescaresi, però, Legati e compagni hanno confermato di soffrire di amnesie difensive che non sono state pagate a caro prezzo soltanto perché pure il Pescara è meglio «dalla cintola in su», come avrebbe scritto Dante, piuttosto che quando deve opporsi agli attacchi avversari.
Anche così si spiega il 3-3 finale dell’Adriatico, risultato non usuale in gare con questa posta in palio nelle quali più spesso sono i tatticismi a farla da padrone: sei reti si sono viste nella sfida fra Pescara e FeralpiSalò, nove nelle altre quattro giocate domenica, con Palermo e Cesena che si sono imposte in trasferta (entrambe 2-1, rispettivamente a Trieste e Monopoli, ma faticando ben più di quanto il risultato non dica), Juventus Under 23 e Renate che hanno pareggiato 1-1 e con il Foggia di Zeman che ha superato 1-0 l’Entella. Cesena e Palermo sembrano avere giù un piede nei quarti di finale (turno nel quale entreranno in lizza anche Padova, Reggiana e Catanzaro), le altre sfide sono invece equilibrate. Anche per questo alla FeralpiSalò servirà giovedì una nuova prova ad alto livello, meglio se con più concretezza nel reparto arretrato, per superare lo scoglio Pescara e poter continuare a sognare la serie B.
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