FeralpiSalò, le otto giornate per difendere il terzo posto

Una sconfitta che fa male, ma che può anche essere fondamentale per una squadra che è chiamata ad ottenere il massimo nella prossime otto gare di campionato e nelle successive dei play off. La FeralpiSalò è tornata da Padova senza punti ma, come confermato dall’infortunato capitano Elia Legati (che con grande intensità ha seguito la gara dalla tribuna), «consapevole di aver giocato una partita ad alto livello».Un momento di ripartenza che se da un lato non stempera l’amarezza per il modo in cui è maturata la sconfitta, dall’altro può far capire alla squadra che il filotto di risultati utili dell’andata (14 gare senza macchia) può essere ripetuto, a patto di giocare come nel secondo tempo dell’Euganeo.

Con quella concentrazione e quell’attenzione che hanno messo in difficoltà un Padova che pure era in doppia superiorità numerica. Tra l’altro la squadra di Vecchi resta ancora pienamente in corsa per raggiungere i traguardi fissati all’inizio della stagione. Prima di tutto la crescita complessiva del gruppo, passaggio fondamentale per ambire a traguardi sempre più rilevanti, quindi quelli più strettamente numerici: il raggiungimento del terzo posto, un passo in più del quarto di un anno fa, ed il superamento di quota 60 punti, il massimo sinora ottenuto dai verdeblù in un campionato.

La FeralpiSalò è ora terza, anche se con un solo punto in più del Renate, ed ha 55 punti quando alla fine del campionato mancano otto giornate. L’attuale terzo posto va difeso dall’assalto del Renate (che sarà al Turina all’ultima giornata) e della Triestina, che invece lunedì sarà ospite dei verdeblù orfani degli squalificati Damonte e De Lucia espulso dal triestino Marini; oggi vedremo chi sarà designato per il big match), anche perché consente di entrare nei play off al turno nazionale, avendo il vantaggio del fattore campo. Un modo per iniziare la meglio la lunga strada per la B.