Febbraio ideale per un Brescia a suo agio quando viaggia
Quello di febbraio è un mese di passaggio, quello che conduce alle porte della primavera. Quello che condurrà il Brescia verso la sua reale destinazione: i play off oppure un’anonima e beata tranquillità con quel significativo +10 sui play out a dettare il passo.
Mese corto, mese intenso. Mese con lo zaino sempre pronto per i Rolly boys: in programma, dopo quella che è stata la «resa dei conti» con il Cittadella, ci sono altre quattro partite, tre delle quali in trasferta.
Tre viaggetti - tra il breve e il medio raggio - racchiusi in 19 giorni appena. Le tappe dei viaggi di lavoro del Brescia sono Como (si gioco venerdì) e poi Genova contro la Sampdoria, quindi l’intermezzo casalingo contro la Reggiana e poi a chiudere, in infrasettimanale, trasferimento ad Ascoli il 17 febbraio. Un programmino niente male, un calendario per sperare di potersi coccolare qualche sogno. Tanto per ricordarsi l’effetto che fa.
Oltretutto, al di là dei differenti coefficienti di difficoltà tra un match e l’altro, l’idea di stare tanto lontani da Brescia spaventa il giusto. Visto che i dati stagionali del Brescia in formato da viaggio sono confortanti per non dire addirittura lusinghieri (in quella che comunque è una tendenza di tutto il campionato: il fattore campo salta ormai infatti spesso e volentieri).
Il bilancio
Bisoli e i suoi hanno infatti il quinto miglior rendimento esterno del campionato. Meglio hanno fatto soltanto Cremonese, Parma, Cono e Palermo. Via dal Rigamonti, il Brescia ha ottenuto la metà dei punti - 16 - che ha in classifica avendo tra l’altro giocato fuori casa una partita in meno. La media è di 1,45 a gara. Una media che tra le mura amiche scende a 1,33.
Nove dei punti in trasferta, il Brescia li ha raccolti con Maran alla testa: i due blitz (con Gastaldello c’erano stati quelli con Lecco e Ternana), a Catanzaro e Modena, hanno dato slancio ai due pari risalenti a inizio avventura a Pisa e Bolzano e poi a quello che aveva fatto storcere un po’ il naso in casa della Reggiana. L’unica sconfitta è stata quella patita a Cremona.
C’è di più peraltro nelle statistiche veloci del Brescia viaggiante: fuori casa la squadra ha infatti segnato un gol in più che a Mompiano (13 contro 12) e ne ha subito uno in meno (12 contro 11). Numeri interessanti, da andare a proporre tra le mura di una big senza se e senza ma, che a sua volta però fatica di più quando è di scena nel proprio stadio: i lariani hanno infatti solo il sesto miglior rendimento casalingo.
Febbraio, oltre che un mese di passaggio, è anche quello del carnevale, poi dell’amore con San Valentino che coincide con l’inizio della quaresima, quindi della festa dei patroni di Brescia: se diventasse anche quello del rilancio? Lo scopriremo solo viaggiando.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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