Calcio

È morto Gigi Brotto, ex portiere del Brescia

Nato a Venezia, difese la porta delle rondinelle per 11 stagioni negli Anni ’60. Aveva compiuto 90 anni il 18 dicembre
Gigi Brotto con la maglia delle rondinelle
Gigi Brotto con la maglia delle rondinelle
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Si è spento questa sera (sabato 28 dicembre) al Richiedei di Gussago Gigi Brotto, grande portiere del Brescia degli anni Sessanta. Lo scorso 18 dicembre aveva festeggiato i 90 anni, ricordati anche dal nostro Giornale con un «affresco» di Gianluca Barca, perché ci sono giocatori che passano e altri che invece restano nella storia e nell’immaginario dei tifosi. Brotto era esattamente uno di questi.

Nato a Venezia nel 1934, mette subito in mostra le sue qualità e in biancazzurro arriva nel 1959. Ci resta per la bellezza di undici stagioni, nel periodo in cui le rondinelle scrivono peraltro un pezzo di storia della società. E con la città crea un legame unico e speciale, tanto da trasferirsi e mettere radici, coltivando amicizie (tra le tante quella con Egidio Salvi, commosso nell’apprendere la notizia) e passioni, come quella per il canto lirico.

Ottiene due promozioni, la prima nel ’64-’65 in cui piazza trenta presenze su trenta partite, l’altra nella stagione ’68-’69. Nella stagione di serie B ’63-’64 però Brotto tocca il traguardo dei 597 minuti di imbattibilità, che entra nel libro dei record. Eppure ogni volta in cui si parlava di quel traguardo, ecco arrivare l’aneddoto legato alla serie A ’65-’66.

Gigi Brotto tra Vasini e Fumagalli © www.giornaledibrescia.it
Gigi Brotto tra Vasini e Fumagalli © www.giornaledibrescia.it

«Quattro partite e mezza senza subire gol. Poi venne l’Inter, il 13 marzo in trasferta a San Siro. Fischio d’inizio e Domenghini diede subito fine alla mia imbattibilità. Dopo venti minuti eravamo sotto di tre reti. Ricordo l’agghiacciante silenzio dei tifosi bresciani giunti tardi allo stadio perché bloccati dal traffico. Finì 7-0...».

Nei suoi 11 campionati a difesa della porta biancazzurra si è trovato a vestire la maglia del Brescia 259 volte. Ecco perché è entrato nella storia, ecco perché sarà sempre ricordato come un vero «numero 1».

I funerali si terranno martedì 31 dicembre alle 9, nella parrocchia Sant'Antonio da Padova di via Chiusure. La salma partirà dalla casa funeraria «Generali» di via Bargnani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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