Cittadella, ancora tu: un incubo dentro cui il Brescia cerca salvezza

Fabrizio Zanolini
Il «Tombolato» e la squadra granata evocano brutti ricordi e tante gare-bivio
L'allenatore del Brescia Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
L'allenatore del Brescia Maran - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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A volte ritornano. A volte, pure spesso. Sono quelle avversarie che segnano sovente il destino di una stagione o che rappresentano il classico bivio. Quelle che solo a sentirne il nome, scattano gli scongiuri. E il Cittadella, per il Brescia, rappresenta tutto questo.

E non è tanto il bilancio complessivo degli scontri diretti con i padovani che fa rizzare i capelli, dato che indica le rondinelle come in vantaggio con 10 vittorie contro 8 (e 13 divisioni della posta) nei 17 anni di incontri (i granata, dopo la prima toccata e fuga in B datata 2000, sono in pianta stabile in cadetteria dalla stagione 2008-2009) tra Rigamonti e Tombolato (31 match), ma quanto il trend degli ultimi 8 anni che ha visto il Brescia riuscire a battere il Citta soltanto in un’occasione – nel febbraio dell’anno scorso, 2-0 a Mompiano – nelle ultime quattordici sfide. Un ruolino completato da 7 pari e ben sei sconfitte. Come a dire che, da granata, la bestia è diventata... nera.

Le partite

Risultati negativi che hanno avuto spesso anche un senso più profondo della semplice sconfitta perché giunti in momenti particolari o topici. Solo per citarne alcuni, in ordine cronologico. Il secco 3-0 del 4 ottobre 2020 fece decidere Cellino ad esonerare, dopo solo due giornate – quello era il campionato del Covid, cominciato a fine settembre – Gigi Delneri. Il tris firmato D’Urso, Tsadjout e Gargiulo decretò la prima sconfitta dal ritorno in B della Leonessa, l’anno prima nella massima serie. E quell’annata, 2020-2021, sentenziò che il Cittadella vedeva l’azzurro delle maglie bresciane come il toro il rosso del drappo nella corrida.

Bisoli - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Bisoli - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it

Come scordare infatti l’incredibile 3-3 maturato al Rigamonti nella partita di ritorno con Bisoli e compagni avanti 3-0 al 62esimo e ripresi in modo beffardo (anche un gol in netto fuorigioco, ma il Var non era ancora in funzione in B) dai granata. Che poi fecero completare l’anno nel modo peggiore per gli uomini di Clotet: il colpo di testa di Proia fissò l’1-0 nel preliminare play off (che il Brescia aveva centrato dopo una splendida rimonta) che eliminò subito i biancazzurri dagli spareggi promozione.

Ma l’1-0 più pesante fu quello successivo: il 30 aprile 2022, il Brescia di Eugenio Corini, subentrato a Pippo Inzaghi, uscì sconfitto dal Tombolato alla penultima giornata. Sconfitta che, col senno di poi, costò la serie A diretta, con la Cremonese, poi giunta seconda e promossa, che fu superata in casa dall’Ascoli; la successiva vittoria all’ultima delle rondinelle (3-0) con la Reggina sarebbe stata sufficiente per appaiare in classifica i grigiorossi e grazie alla miglior differenza reti, sarebbe stato il Brescia ad approdare nella massima serie. Serie A che poi svanì ai play off per mano del Monza in semifinale.

E siamo all’anno scorso, quando il 3-2 in terra veneta costò la panchina a Gastaldello, alla terza sconfitta consecutiva che Cellino non digerì, chiamando sulla panchina Rolando Maran che, alla fine, riuscì a portare la squadra al preliminare play off, perso a Catanzaro in modo rocambolesco.

L’ultima débacle è quella stagionale, seppur pare appartenga ad altra...stagione. Colpa del calendario asimmetrico che portò a Mompiano il Cittadella alla seconda di campionato il 24 agosto scorso; finì 0-1 con il gol (deviato) di Carissoni che il Brescia, nonostante l’uomo in più per oltre mezz'ora, due legni, un gol annullato a Bianchi per fuorigioco millimetrico in pieno recupero e diverse occasioni-gol, non riuscì a recuperare. Ed ora, come scherzo del destino (e dell'asimmetria), lo scontro salvezza al «Tombolato» a 360’ dalla fine.

Ottimismo

E allora, appelliamoci ai ricordi positivi: su tutti, quel colpo di testa di Mareco all’88esimo nel 2 giugno del 2010 che permise di assorbire la sconfitta nel match di ritorno e portò il Brescia in finale, poi vinta, col Torino nella penultima promozione in A. E facciamolo con la forza che darà la spinta dell’esodo che i tifosi bresciani si stanno apprestando a mettere in atto per la partita di dopodomani: già sold out il settore ospiti che, con i biglietti acquistati (e acquistabili in tutti i settori non essendoci limitazioni) anche in altri due settori limitrofi, ha già visto quasi 1500 supporter biancazzurri (ma se ne attendono ancora) confermare la loro presenza al Tombolato. Per un assalto alla Cittadella. Al diavolo gli scongiuri.

C’è una buona notizia: Verreth è tornato ad allenarsi con la squadra. Come il belga, anche Jallow. Ancora in differenziato invece Bertagnoli. Oggi gruppo al lavoro al mattino. Intanto, sono state fissate le nuove date dei play out: si giocano il 19 e il 24 maggio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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